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Contatto Leonardo-Conte, ma il tecnico ha bisogno di due mesi per liberarsi dal Chelsea

L’ex allenatore dei Blues avrebbe ricevuto una telefonata da Leonardo per sondarne le volontà. Il problema è il contenzioso legale con Abramovich che si risolverà solamente dopo l’estate. Fino ad allora non ci potrebbe essere alcun avvicendamento sulla panchina rossonera dove inizia a scaldarsi anche Gattuso.
A cura di Alessio Pediglieri
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Adesso ritorna in bilico anche Gennaro Gattuso. ‘Ringhio' starebbe diventando il classico traghettatore della barca rossonera in attesa di un porto più si curo che si chiama Antonio Conte. E' l'ultima indiscrezione che arriva direttamente dal calciomercato che vede in casa rossonera continue evoluzioni dirigenziali e non solo. Infatti, Leonardo, neo rientrato nei ranghi del Milan avrebbe già contattato l'ex ct azzurro per capirne la disponibilità e la voglia di sedersi sulla panchina rossonera.

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La risposta di Conte è stata positiva: l'intenzione c'è perché l'avventura attrae l'oramai ex tecnico del Chelsea, attualmente senza una squadra e un ingaggio ma inguaiato in un contenzioso legale con i Blues di Londra dopo l'esonero. Ed è qui, il problema: Conte non è libero nell'immediato, prima deve risolvere in tribunale la questione con Abramovich.

Conte c'è ma fra due mesi

Le indiscrezioni parlando di due mesi di attesa. Un po' troppi anche per il nuovo Milan in via di ristrutturazione. Due mesi significherebbero un cambio di guida tecnica a stagione in corso, dopo una intera preparazione e relativo mercato all'insegna di Rino Gattuso che le cronache vogliono decisamente infastidito dagli ultimi rumor. Infatti, mel primo comunicato della presidenza Elliott, proprio l'ex centrocampista era stato citato per la panchina, ricevendo direttamente l'investitura a continuare.

Dopo Fassone e Mirabelli tocca a Gattuso?

Una certezza che barcolla con il contatto Leonardo-Conte: perché il Milan avrebbe comunque voluto sondare il terreno attorno a Conte se la decisione su Gattuso era stata già presa? Una domanda la cui risposta è tra le pieghe dei nuovi cambiamenti rossoneri. Via Fassone, adesso è stato salutato anche Mirabelli. Proprio i due dirigenti che avevano puntato forte su Ringhio. Che adesso si ritrova tra l'incudine e il martello, chiedendo se non certezze almeno chiarezza.

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