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Confederations Cup 2013 e Mondiale, i sogni di Prandelli passano dal Brasile (VIDEO/FOTO)

Gli azzurri fanno le prove generali per il Mondiale.
A cura di Alberto Pucci
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Esame da superare – Sarà un test importante quello che attende l'Italia di Prandelli, impegnata dal prossimo 16 giugno nella Confederations Cup. Una sorta di "prova generale" di quello che il ct azzurro, ed i suoi ragazzi, troveranno nell'estate del 2014 quando dovranno tornare in terra "carioca" per cercare di conquistare la Coppa del Mondo. L'esperienza in terra brasiliana sarà fondamentale per preparare il terreno in vista del Mondiale e per rifarsi della magra figura di quattro anni fa, nell'unica partecipazione azzurra al torneo. Nel 2009, infatti, l'undici di Marcello Lippi non riuscì a superare la prima fase dopo le sconfitte con Egitto e Brasile e la peggior differenza reti nei confronti degli Stati Uniti che passarono proprio ai danni degli azzurri. A nulla valse la vittoria nella prima partita contro gli stessi americani: un successo che venne infatti vanificato dalla "debacle" contro la squadra egiziana. A distanza di anni, e grazie alla finale nel recente Europeo, Prandelli proverà a "vendicare" quell'infelice esame in terra sudafricana: preludio al mondiale disastroso del 2010 e all'addio definitivo di Marcello Lippi e la conseguente nomina dell'attuale mister azzurro.

Il cambiamento di Cesare – La Confederations Cup arriva nel momento più "critico" della gestione Prandelli. Stretto tra i dubbi sul modulo e sui giocatori da utilizzare, il "mister" azzurro, complice la figuraccia in terra slovacca, pare deciso a sdoganare (proprio in Brasile) il modulo da molti "sponsorizzato". Fedele da sempre al classico 4-4-2, il tecnico di Orzinuovi ha deciso di rottamare (almeno per il momento) lo schema con i quattro centrocampisti (con o senza rombo) per passare ad un più "moderno" 4-3-3: modulo che esalta le caratteristiche di quei giocatori che, al momento, sembrano offrire più garanzie. L'esplosione di Cerci e quella di El Shaarawy (anche se sottotono, rispetto a qualche mese fa) hanno infatti convinto il commissario tecnico azzurro a "virare" su uno schema che ben si adatta anche a quelle che sono le risorse future del serbatoio azzurro: i campioncini di Devis Mangia che tanto stanno facendo il pieno di consensi in Israele, nell'Europeo di categoria.

Vetrina mondiale – La sfida ai padroni di casa del Brasile (tra l'altro nel nostro stesso girone) sarà un'occasione unica anche per gli operatori di mercato: sempre sul pezzo quando si tratta di avanzare offerte a più zeri ai talenti del calcio italiano. Per Daniele De Rossi, ad esempio, la vetrina della Confederations Cup potrebbe risultare decisiva per un suo imminente trasloco in Spagna (Real Madrid) o in Inghilterra (Chelsea). Stesso discorso per Andrea Pirlo, corteggiato dal suo ex allenatore Carlo Ancelotti che lo vorrebbe con se nei "blancos", orfani di Mourinho, per Stephan El Shaarawy che, a quanto pare, è finito nella lista della spesa del Manchester City e per Claudio Marchisio, vicinissimo al Monaco. Questione di bilanci (per molti di loro si tratta solo di un'eventuale vendita dettata dal denaro), ma anche di un "fisiologico" cambio di vita e di maglia. Ne sanno qualcosa i vari Astori, Cerci, Diamanti, Gilardino e Giovinco: possibili pedine di scambio del calciomercato italiano che, con pochi soldi, è costretto a ripiegare sull'usato sicuro "nostrano", piuttosto che sul talento affermato al quale, causa mancanza di denaro, non è più possibile avvicinarsi neanche per chiedere un misero autografo.

La rosa dell'Italia di Prandelli

Portieri: Buffon Gianluigi (Juventus – 1978) Marchetti Federico (Lazio – 1983) Sirigu Salvatore (Paris St Germain – Francia – 1987).

Difensori: Abate Ignazio (Milan – 1986) Astori Lorenzo (Cagliari – 1987) Barzagli Andrea (Juventus – 1981) Bonucci Leonardo (Juventus – 1987) Chiellini Giorgio (Juventus – 1984) De Sciglio Mattia (Milan – 1992) Maggio Christian (Napoli – 1982).

Centrocampisti: Aquilani Alberto (Fiorentina – 1984) Candreva Antonio (Lazio – 1987) Cerci Alessio (Torino – 1987) De Rossi Daniele (Roma – 1983) Diamanti Alessandro (Bologna – 1983) Giaccherini Emanuele (Juventus – 1985) Marchisio Claudio (Juventus – 1986) Montolivo Riccardo (Milan – 1985) Pirlo Andrea (Juventus – 1979).

Attaccanti: Balotelli Mario (Milan – 1990) El Shaarawy Stephan (Milan – 1992) Gilardino Alberto (Bologna – 1982) Giovinco Sebastian (Juventus – 1987).

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