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Con Manchester e Barcellona vincono anche le sorprese Lille e Borussia: il punto sui campionati esteri

In Europa, tra tante conferme, spiccano le vittorie di Lille e Borussia, due outsiders capaci di conquistare i rispettivi campionati convincendo tutti.
A cura di Alessio Pediglieri
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lille

La resa dei conti è arrivata nei maggiori campionati europei con gli esiti dei vari allori e coppe nazionali. L'ultimo atto sarà la Champions League, non affare da poco, ma un gioco tutto riservato alle due squadre del momento: Manchester United e Barcellona. Tutto già visto, con gli stessi attori protagonisti degli ultimi anni, ma pur sempre uno spettacolo che non mancherà di stupire nella splendida cornice di Wembley, tempio del calcio che torna a brillare, giusto corollario per così tanti campioni in campo. Tra tante conferme, alcune fortemente scontate, non è mancata qualche piacevole novità, come in Francia con il ritorno alla vittoria del Lille e in Germania dove da tempo, il Borussia ha vinto la Bundesliga sbaragliando tutta la concorrenza più agguerrita.

IL CITY, VERA SORPRESA DELLA PREMIER – In Inghilterra la vera sorpresa non è il successo dello United di Sir Alex Ferguson che sta superando qualsiasi aspettativa, ma la stagione del City, il fratello povero dei Red Devils, da sempre relegato in uno scenario da comprimari, una comparsa quasi invisibile agli occhi dei più.

manchester city mancini

E' così che si è consumata la stagione perfetta della seconda squadra di Manchester, con un rinnovo societario che ha portato pesantissime sterline e investimenti e con una scelta tecnica in panchina che è stata più di una scommessa: Roberto Mancini, divorziato malamente dall'Inter e ‘bandito' dalle panchine di mezza Europa. Proprio lui, dopo un anno di apprendistato dove ha lottato e perso contro il Tottenham per il quarto posto che vale l'accesso dalla porta secondaria in Champions League, ha strapazzato gli Spurs andando anche oltre. terzo posto alle spalle di Chelsea e Manchester Utd, insieme all'Arsenal in Premier; una FA Cup alzata al cielo vinta in finale contro lo Stoke City. Insomma, l'Olimpo è stato raggiunto, adesso il difficile è restarci. Come ha detto giustamente il tecnico di Jesi: "Inutile lasciare Manchester proprio ora che ho costruito qualcosa. La FA Cup è la scintilla che serviva". E allora perchè i rumors verso la Juventus, l'antica nemica di sempre, da quei successi in nerazzurro targati 2006 e 2007 sempre rivendicati dai bianconeri? Oggi, con la Juventus che ha puntato su Antonio Conte, si riducono a semplici gossip e a facili smentite, eppure nell'isterismo del calcio moderno si stava vivendo l'impossibile ridotto a realtà. Ma il ‘Mancio' resterà a Manchester, dovrà solo gestire la grana Tevez, capire se le manovre di Raiola per portare Balotelli al Milan si olieranno già quest'estate o la prossima e programmare tra contraddizioni e rischi di esonero, la cavalcata del City puntando alla Premier e alla Champions.

festa barcellona

SOLO REAL E BARCA. DIETRO, IL VUOTO – Nessuna sorpresa invece in Spagna: Barcellona e Real Madrid hanno dominato la scena in un modo quasi nauseante con nessuna alternativa ai catalani e alla Casa Blanca. Un divario troppo grande per chi ha tentato di inserirsi nella gara a due durata tutto un anno: Valencia, Siviglia, Villarreal. Tutti annichiliti e condannati all'anonimato sia nell'insieme che nel particolare. Non soltanto, infatti, le merengues e gli azulgrana hanno dominato come squadre ma anche nei singoli non ci sono stati paragoni con altri. Cristiano Ronaldo, Ozil, Benzema, Sergio Ramos. E poi ancora, Leo Messi, Xavi, Iniesta. In pratica, parliamo di chi è entrato nella storia della Liga a suon di gol, giocatori che hanno vinto la classifica di Pichichi, che sono saliti sui tre scalini più alti del podio del Pallone d'Oro e alcuni di loro ancora in lizza per la vittoria europea nella Champions League 2011. Ma c'è un problema: il vuoto dietro Real e Barça non fa bene al calcio spagnolo, malgrado proprio gli iberici godono del titolo di campioni del Mondo, c'è un movimento che stenta a ritrovarsi fagocitato da sue società che stanno monopolizzando l'intera scena nazionale ed europea.

LILLE E BORUSSIA, CHE BELLA SORPRESA! – Anche in Francia, alla fine, si è terminata la cavalcata vincente del Lille. Il 21 maggio 2011 ha vinto la sua terza Ligue 1 con una giornata d'anticipo pareggiando 2-2 contro il Paris Saint-Germain, conquistando non solo il titolo nazionale ma anche un prestigioso ‘double'. Infatti, il club transalpino pochi giorni prima, il 14 maggio 2011, il Lille aveva alzato al cielo la sua sesta Coppa di Francia battendo in finale ancora il Paris Saint-Germain.

borussia dortmund

Un trionfo totale per una squadra che ha saputo mettere in fila tutto il calcio francese dopo un vuoto durato quasi 60 anni. Mettendo in mostra alcuni gioielli pregiati, dal suo allenatore, Rudi Garcia, sul taccuino di club di mezza Europa e giocatori divenuti oggetti del desiderio, come Eden Hazard, Gervinho e Sow. La squadra di Garcia ha infatti segnato 73 gol in 37 partite ed è pronto un nuovo stadio da 50.000 posti che aprirà a luglio 2012 con il presidente Michel Seydoux che vuole che il Lille resti "a lungo tra le grandi squadre di Francia". Così come era capitato qualche settimana fa in Germania al Borussia Dortmund: le api giallonere hanno conquistato la Bundesliga superando tutta la concorrenza e reggendo anche al ritorno nella seconda fase di campionato di uno scatenato Bayern di Monaco che ha concluso la sua rimonta – come l'Inter in Italia – al secondo posto. Gli uomini di Jurgen Klopp – altro allenatore sulla bocca di tutti – lasciando il settimo trofeo, dopo quasi dieci anni di astinenza, al Dortmund che ha scoperto di avere anche dei campioni in erba pronti al grande salto, tra tutti il neo acquisto del Real Madrid Nuri Sahin, considerato da tutti il miglior talento in Germania degli ultimi dieci anni. Di origini turche, classe '88, centrocampista dalle caratteristiche offensive, Sahin ha legato il proprio futuro con le merengues fino al prossimo 2017.

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