Comunicato del Catania: “Episodio gravissimo che mina l’immagine del calcio”

E' un day after ancora amaro per il popolo etneo. Dopo gli eventi del Massimino che hanno condizionato la gara con la Juventus, il Catania ha pubblicato sul proprio sito internet ufficiale una lunga nota in cui esprime tutto il suo disappunto per l'operato del fischietto Gervasoni e del guardalinee Maggiani. Nel comunicato "Scandaloso al Cibaili" la società condanna duramente la "somma ingiustizia" subita ad opera del team di arbitri.
Il Catania ha sempre sostenuto l’accettazione dell’errore arbitrale ed intende farlo ancora oggi, pur avendo subito ieri una somma ingiustizia: la trasformazione di un netto 1-0 (gol di Bergessio regolare, gol di Vidal viziato dall’off-side determinante di Bendtner) in un inverosimile 0-1. 0-1 a referto, 1-0… sul campo. Al di là delle certezze palesate da chi sostiene che la Juventus avrebbe vinto comunque (il risultato finale resta sempre ovviamente impossibile da prevedere, almeno per noi…), resta il fatto inevitabile che: l’arbitro può sbagliare. Pertanto, le parole del Designatore della CAN Serie A Stefano Braschi si sposano perfettamente con le nostre idee.
La società etnea insiste sulla possibilità che sia stata la panchina della Juve a segnalare la posizione di off-side di Bergessio, inducendo l'arbitro all'errore.
Noi, inoltre, non abbiamo avanzato il dubbio che la panchina della Juventus potesse aver interferito nella decisione di non convalidare la rete di Bergessio, noi abbiamo purtroppo constatato questa evidenza, considerando immagini e tempi delle convulse fasi successive all’assegnazione del gol. Impossibile nascondersi: impossibile nascondere questo gravissimo episodio che mina alle fondamenta l’immagine del nostro calcio, proponendo un quadro di confusione in cui basta insinuare un dubbio e fare la voce grossa per rimettere in discussione una decisione (regolarissima) e “costringere” a cambiarla (in una sbagliatissima). Ciò che un direttore di gara non può e non deve fare, per tutelare la sua autorevolezza e credibilità e per il bene del calcio italiano, è lasciare che i calciatori di una squadra, addirittura partendo dalla panchina, giungano a circondare un assistente di gara, sorvegliando e reclamando attenzioni, senza incorrere in sanzioni disciplinari. È questo il senso di un titolo letto sulle pagine di alcuni importanti quotidiani: “Scandaloso al Cibali”. Lo facciamo nostro, ribadendo contestualmente il nostro rispetto per le istituzioni calcistiche.