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Come giocherebbe la Roma attuale con Maurizio Sarri in panchina

Dopo il pesante 7-1 subito a Firenze in Coppa Italia, qualcosa fra la dirigenza ed il tecnico sembra essersi incrinata. Di Francesco non è più nelle grazie del presidente Pallotta con il ds Monchi unico scudo e sponsor dell’ex allenatore del Sassuolo. Così, col possibile addio del dirigente spagnolo, direzione Arsenal, il destino di DiFra sembra segnato con Baldini, nuovo factotum nella direzione tecnica, pronto a prendere Sarri, ormai in rotta col Chelsea. E così con uno scenario simile, vediamo come potrebbe giocare la Roma col toscano in panca.
A cura di Salvatore Parente
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Roma-Londra, due città che potrebbero rivelarsi molto più vicine di quanto i chilometri non raccontino. Già, perché l'asse italo-inglese, sul fronte dei giri di mercato, starebbe per infiammarsi fondando questa rivoluzione su due momenti storici, quelli di Roma e Chelsea, non proprio idilliaci.

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I capitolini, stante ancora la presenza di diversi obiettivi da poter perseguire (quarti di finale e qualificazione per la prossima Champions League), sembrano aver scaricato il tandem MonchiDi Francesco, i Blues, Sarri, quel maestro che, oltremanica, non ha saputo infiammare calciatori e Premier. Con, sullo sfondo, ma non troppo, il possibile passaggio del predetto Ds Monchi dai capitolini all'Arsenal. Per un effetto domino che vorrebbe Di Fra lontano dalla panchina giallorossa, Sarri a Roma, ma con un ingaggio da 6 e non da 4 milioni di euro, e l'attuale direttore sportivo non più al timone del sodalizio italiano. Che, invece, passerebbe al consigliere Baldini e che, a sua volta, spingerebbe per l'arrivo dell'ex tecnico del Napoli. Insomma si è ad un passo da marzo ma l'estate, con il suo mercato ed i suoi colpi di scena, appaiono dietro l'angolo. Come Roma e Londra.

Sarri ball nella capitale: 4-3-3 e Zaniolo mezzala (o punta?)

L'estate, foriera di cambiamenti nelle rose delle squadre, potrebbe restituire un collettivo molto diverso da quelli che attualmente si disimpegna nella stagione 2018/19. Eppure, volendo immaginare un Sarri alla testa della nuova Roma non possiamo prescindere dagli uomini attualmente in forza alla ‘Magica’. E così, l'ex tecnico del Napoli, e probabile ex pure del Chelsea, specie se in questi prossimi giorni non dovesse battere il Manchester City per la finale di Coppa di Lega ed il Tottenham nello spareggio Champions, dovrebbe ripristinare il 4-3-3. Modulo, peraltro, spesso utilizzato in questi 18 mesi difranceschiani (in 48 occasioni su 85 gare totali) con un gioco però globalmente diverso. Possesso palla, dominio del gioco, supremazia territoriale, tanti tocchi, pressione alta, baricentro spostato in avanti di venti metri ed il regista, nei tre di centrocampo, come pietra angolare su cui costruire/rigenerare l'aura di Sarri. Maestro con pochi discepoli a Londra ma che, tornando in patria, potrebbe riacquisire le doti del ‘vate’.

Quattro difensori, tre centrocampisti ed altrettanti attaccanti dicevamo per una Roma in stile tiki-taka ma anche capace di verticalizzare al momento giusto e trovare la punta. Dzeko, forse, su cui ci sarebbe la concorrenza del West Ham, pronto a fare follie per il bosniaco, Higuain, di ritorno dai Blues e possibile sostituto dell'attuale #9 capitolino, o, nelle migliori metamorfosi sarriane, Zaniolo.

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L'idea, stando ad alcune voci vicine all'allenatore toscano, sarebbe quella di riprovare il riuscito esperimento ai tempi del Napoli con Mertens facendo del golden boy del calcio italiano una punta di assoluto livello. Suggestioni a parte, l'ex Entella dovrebbe schierarsi come mezzala con al suo lato Pellegrini e, al centro, uno fra N'Zonzi e capitan De Rossi, in attesa di sferrare l'attacco per Barella o Tonali. In difesa, tutto confermato, con Manolas nei panni del Koulibaly di turno, Fazio di fianco ed i terzini, Kolarov e Florenzi, sulle fasce. E, in attacco, tridente con una punta centrale e due esterni che creano gioco, garantiscono ampiezza e chissà, pure quegli automatismi che hanno portato Insigne e Callejon a brevettare azioni da gol tutte loro, con un ben preciso marchio di fabbrica. Fantacalcio o no, qualcosa c'è ed il ritorno di Sarri in Italia non dovrebbe essere così lontano.

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