35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Come arriva l’Inter al derby con il Milan: anche Lukaku a rischio

Il gigante belga giocherà, ma si attende conforto dallo staff medico per capire se il calo di rendimento sia fisico o passeggero. Più Politano di Lautaro, mentre Sanchez ripartirà dalla panchina. In mediana le maggiori incertezze: Sensi e Barella ok, Brozovic no e D’Ambrosio potrebbe giocare esterno alto. Sicura la difesa a tre.
A cura di Alessio Pediglieri
35 CONDIVISIONI

Non si può fallire contro il Milan. Il pareggio in extremis contro lo Slavia Praga in Champions League ha scoperchiato il vaso nerazzurro di Pandora da cui sono fuoriusciti tutti gli antichi fantasmi che Antonio Conte dovrà ricacciare dentro nei prossimi 90 minuti. In Europa non è piaciuto l'atteggiamento complessivo ma anche alcune prestazioni personali, insufficienti. Chi non ha interpretato bene il ruolo, chi è apparso stanco, chi fuori forma. E a pochi giorni dal derby  tutto è tornato in discussione, anche Romelu Lukaku che potrebbe pagare per piccoli contrattempi fisici.

Conte ha sempre insegnato che interpreti e squadra devono declinarsi alla ragion di Stato che equivale al risultato da ottenere, cioè il massimo della posta in gioco. Così, contro il Milan – rinato a fatica a Verona – l'Inter dovrà scendere in campo con chi potrà interpretare al meglio l'atteggiamento che dovrà avere nel derby.

Immagine

Lukaku il riferimento, ma se il fisico è ok

Nessuno è certo, nemmeno il gigante Lukaku, non per una bocciatura che arriva dal campo con le prestazioni insufficienti di martedì e contro l'Udinese ma per piccoli contrattempi fisici. Conte dovrà testare le reali condizioni del belga ed eventualmente fare i conti con chi starà al meglio per affrontare il Milan. Nessuno sconto, anche se la presenza di Lukaku in attacco – a meno di contrordine medico – dovrà essere scontata per non cambiare strategie, assetti e progetti.

Politano convince, Lautaro meno e Alexis resta in panca

Non vedere in avanti l'ex Manchester United significherebbe a livello motivazionale una bocciatura sia del singolo sia delle scelte fino ad oggi fatte. E' più semplice – ed opportuno – mettere mano ad altri interpreti al fianco del belga. Meno Lautaro e più Politano, ad esempio, con l'ex Sassuolo che in Coppa ha dato la scossa con accelerazioni e verticalizzazioni che l'argentino ha fallito. Ancor meno Alexis Sanchez che deve carburare in intesa e fisico, al quale potrebbe essere dedicato uno spezzone di derby.

Più Barella meno Brozovic e Vecino scalpita

A centrocampo salgono le quotazioni per l'ex Cagliari Barella. Al di là dello straordinario gol in Coppa, sembra aver recuperato fisicamente, scrollandosi di dosso anche quelle difficoltà psicologiche di inizio stagione. Sarà titolare, Conte ne ha bisogno per puntellare una mediana in cui mancherà sicuramente Candreva e dove Brozovic è apparso sotto tono: il croato è a rischio, con Vecino (o Gagliardini) che scalpita.

Sensi inamovibile, sopresa D'Ambrosio esterno alto?

Unica certezza Sensi, il tuttofare del centrocampo che potrebbe giocare più avanzato (con Brozovic e Barella alle spalle) o in linea con l'ex Cagliari ci fosse in campo Vecino. Altri dubbi sulle fasce dove Lazaro non ha convinto del tutto, mentre Asamoah resta il fido scudiero cui aggrapparsi in ogni occasione. E' per questo che ci potrebbe essere la mossa in esterno di D'Ambrosio che in difesa non troverà spazio.

L'unica certezza: la difesa a tre col rientro di Godin

Davanti a capitan Handanovic ci sarà la linea a tre composta dal riposato Godin, insieme ai rodati de Vrij e Skriniar, in un reparto – l'unico – che non ha incertezze. Saranno loro ad avere il compito di frenare l'impeto di Piatek ma soprattutto la schiera di trequartisti e mezze punte che Giampaolo potrebbe inserire per creare scompiglio sulla trequarti.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views