Mondiale, come arriva l’Italia a Brasile 2014

Cesare Prandelli si mostra molto tranquillo nella sua prima conferenza stampa brasiliana. Il Commissario Tecnico della Nazionale, che ha ritrovato il sorriso quando ha rivisto lo splendido campo di allenamento, ha risposto con il suo consueto garbo alle domande di tantissimi giornalisti ed ha fatto capire che molto probabilmente Marco Verratti sarà uno dei titolari della Nazionale a Brasile 2014 : "Le prime impressioni sono buone. Il campo d'allenamento è ottimo, la struttura anche. Quindi possiamo iniziare nel modo migliore la preparazione per questo Mondiale. Il mio stato d'animo è tranquillo."
Verratti l'uomo in più – Il 4-3-2-1 provato con il Lussemburgo non ha convinto completamente, ma Prandelli lascia intendere che l'Italia giocherà con Pirlo e Verratti in mezzo al campo: "Non vogliamo far capire nulla a nessuno. Non abbiamo ancora deciso realmente come giocare. Però potremmo giocare con i cinque a centrocampo. Verratti sta interpretando bene quello che abbiamo questo. Se faremo quella scelta dovremmo migliorare nell'attacco alla profondità. Noi non possiamo basarci solo sulle individualità, dobbiamo giocare come squadra."
Balotelli e Darmian – Il C.T. si è soffermato anche su due calciatori che si presentano al Mondiale con un'esperienza completamente diversa, Balotelli e Darmian. Ma entrambi hanno la possibilità di dare un grande contributo alla nostra Nazionale: "Balotelli deve fare il suo, se lo fa con intensità e determinazione è tanta roba. Non deve pensare di mettersi sulle spalle l'Italia. Darmian è uno dei giovani che sta facendo meglio e sono molto contento di averlo convocato. Ha grande serenità è una risorsa.
Esuberenza – Prandelli vuole che i suoi ragazzi in Brasile rischino più del solito:"Io ai miei ragazzi chiedo entusiasmo ed esuberanza: è quello che chiediamo. Sono ragazzi interessanti, anche un po' incoscienti: il calcio deve dare anche questo tipo di sensazioni, non restare chiuso, preordinato. Servono la fantasia e l'ottimismo del ragazzo che corre."
Problemi muscolari per i centrali – Oltre a Barzagli e Paletta qualche problema muscolare, fortunatamente risolvibile, ce l'hanno pure Bonucci e Chiellini: "I quattro centrali difensivi hanno tutti dei problemi, che sono fortunatamente risolvibili. Ma era giusto portare anche Ranocchia. Il problema di Sirigu non è di poco conto e per questo ho richiamato Mirante, che si stava comunque allenando."
"Il primo obiettivo è superare il girone" – Viste le difficoltà azzurre e visti i nobili avversari Prandelli per ora pensa solo a superare la fase a gironi:"Mourinho dice che arriveremo in finale? Lunga vita a Mourinho. Il primo obiettivo è passare il turno e poi vediamo quello che succederà."
Il difficile avvicinamento al Mondiale
I due pareggi ottenuti con l’Irlanda e il Lussemburgo hanno fatto squillare degli enormi campanelli d’allarme per la Nazionale di Prandelli che è atterrata in Brasile con tantissimi dubbi. Va detto che storicamente l’Italia ha un brutto rapporto con le amichevoli ed è altrettanto vero che la squadra guidata da Prandelli negli ultimi due anni ha vinto in amichevole solo con San Marino, una delle squadre più scarse guardando al Ranking Fifa, ed a questi dati bisogna aggiungere l’amichevole persa per 3-0 con la Russia alla vigilia di Euro 2012, che vide poi l’Italia in finale. Ma sull’altro piatto della bilancia vanno messe le straordinarie parate di Sirigu che hanno permesso agli azzurri di non perdere con i verdi di O’Neill e l’incredibile pareggio con il Lussemburgo, sempre sconfitto fino a ieri negli otto confronti diretti.
Italia al Mondiale in Brasile, i dubbi del ct
L’infortunio di Montolivo e l’esclusione di Rossi hanno complicato i piani di Cesare Prandelli che in questo momento sembra prigioniero di se stesso. Perché i troppi schemi diversi stanno forse complicando le idee ai suoi ragazzi. Il 4-3-2-1 con Candreva e Marchisio alle spalle di Balotelli e con Pirlo e Verratti assieme, scelto con il Lussemburgo, probabilmente non sarà più riproposto. Perché Verratti e Pirlo si sono pestati i piedi e perché i due centrocampisti goleador non sono stati capaci di giocare entrambi tra le linee. Il 4-4-2, l’amato schema di Prandelli, non si può attuare perché a parte Cerci non ci sono esterni di centrocampo. A questo punto l’Italia potrebbe proporsi con il 4-3-3 con Cerci e Insigne ai lati dell’unica punta o con il super-classico 4-3-1-2 con un trequartista, magari Candreva, alle spalle di Balotelli e Cassano, nella speranza che i due ripetano l’exploit di Euro 2012.
La difesa azzurra a Brasile 2014: preoccupano Barzagli e Paletta
Buffon, pronto per il quinto Mondiale, in questo momento non ha i suoi vice. Perché sia Sirigu che Perin hanno dei problemi fisici, e per questo Prandelli ha richiamato Mirante, volato in Brasile come riserva, destino identico ce l’ha Ranocchia. L’ex interista è l’alternativa a Paletta, che da più di un mese ha problemi muscolari. Barzagli è uno degli inamovibili, ma arriverà in Brasile con un mese intero senza partite nelle gambe. In difesa i problemi l’Italia li ha soprattutto sugli esterni. Abate e De Sciglio ieri contro il Lussemburgo non hanno convinto. Il primo non ha una vera alternativa, perché sembra difficile immaginare il giovanissimo Darmian in campo contro Inghilterra o Uruguay, mentre l’altro milanista probabilmente nelle partite più importanti lascerà il posto a Chiellini.
Quale centrocampo al Mondiale?
I senatori Pirlo e De Rossi sono sicuri del posto, Marchisio dovrebbe essere titolare. Lo juventino avendo giocato poco in stagione sembra avere più energie di tutti. Il grosso problema Prandelli ce l’ha con l’eventuale trequartista. Montolivo è infortunato, Diamanti è in Cina. Gli altri papabili sono Candreva, deludente pure lui con il Lussemburgo, Verratti, Thiago Motta, un pupillo del C.T., e Aquilani. Il centrocampista della Fiorentina senza l’infortunio di Montolivo in Brasile non ci sarebbe andato, ma vista la sua esperienza e vista l’abitudine a ricoprire quel ruolo Prandelli potrebbe a sorpresa schierarlo alle spalle delle punte, sempre che si scelga il 4-3-1-2.
Attacco spuntato per l'Italia
La maglia numero 10 se l’è presa giustamente Antonio Cassano. Ma nelle intenzioni del C.T. il barese del Parma potrebbe essere il falso neuve degli azzurri. Se questo accadrà davvero le chance di giocare per Ciro Immobile sono pochissime. Perché il futuro centravanti del Borussia dovrebbe sperare in eventuali forfait di Balotelli e Cassano. Proprio su SuperMario sono poste le aspettative di tutti. Cerci e Insigne rappresentano i jolly di Prandelli, che confida in un risveglio di tutti i suoi attaccanti. Balotelli non segna in azzurro da quasi un anno (19 giugno al Giappone in Confederations), Cerci e Immobile sono ancora alla ricerca del primo gol in azzurro, che Insigne ha trovato nell’amichevole di agosto con l’Argentina. I nostri cinque attaccanti tutti assieme hanno segnato 23 gol con la maglia azzurra, e con questo dato bassissimo è meglio non guardare i numeri singoli di attaccanti come Van Persie, Klose, Podolski, Messi o Ronaldo che da soli doppiano i nostri cinque attaccanti.