Colosso cinese ‘compra’ la Serie B del Portogallo

I soldi offerti per convincere i calciatori occidentali a sbarcare sotto la Grande Muraglia sono nulla. Questa volta la Cina ha fatto le cose in grande e ha deciso di comprare un campionato intero grazie alla munificenza di un contratto di sponsorizzazione che ha trasformato la seconda divisione portoghese nella Ledman LigaPro. Da Pechino fanno sapere che, sulla base dei soldi offerti e garantiti dalla Ledman Optoelectronic, il presidente della Lega professionistica lusitana, Pedro Proença, ha messo nero su bianco e formalizzato l'accordo, la partnership commerciale con l'azienda che ha il quartier generale a Shenzen e opera nel campo della fabbricazione di pannelli pubblicitari ad alta risoluzione. Un esempio? Basta dare un'occhiata ai cartelloni che sono sistemati a bordo campo in tutti gli stadi di Serie A.
L'intesa sancita con il colosso dell'elettronica, però, non ha suscitato subito entusiasmo. Anzi, ha sollevato polemiche per una clausola molto particolare: ovvero che, in virtù delle condizioni accettate dai vertici del calcio portoghese, tre assistenti allenatori e una decina di giocatori sarebbero entrati a far parte in pianta stabile delle prime dieci società del campionato, con l'obbligo da parte di dirigenti e allenatori di inserirli nel novero dei titolari. Il potere dei soldi serve anche a questo e a nulla è valsa la protesta da parte del sindacato dei calciatori che s'è levata contro l'imbarazzo e il silenzio della Lega rispetto a una situazione di squilibrio e di opportunità ristrette.
A calmare le acque, almeno nelle intenzioni, ci ha provato la stesso colosso cinese: dai vertici della Ledman hanno in parte corretto il tiro delle dichiarazioni, chiarendo che non c'è obbligo vincolante per i club relativamente ai calciatori della Cina. Ma il loro impiego aiuterà il calcio della ‘Grande Muraglia' a migliorare. Quanto all'azienda, non è certo nuova agli investimenti in Europa: la Ledman ha una partecipazione di 25 milioni nella svizzera Infront Sports & Media, che detiene i diritti televisivi del Mondiale.