Colombia, Mondragon fuori pericolo dopo un’intossicazione da antidepressivi

Brutta disavventura per il portiere colombiano Faryd Mondragon: l'ex-portiere della nazionale dei cafeteros, che in Europa vanta esperienze con la Real Sociedad, il Galatasaray, il Metz ed il Colonia, era infatti stato ricoverato in una clinica di Cali, nella sua Colombia, per un sospetto consumo eccessivo di farmaci per la depressione, il che lascia pensare che il portiere ne fosse da qualche tempo afflitto. I media colombiani pensano addirittura che possa trattarsi di un tentativo di suicidio.
A sostegno di questa ipotesi anche un misterioso messaggio su Instagram, poi scomparso: "Io sarò il giudice della mia vita, sono stanco che gli altri mi giudichino e condannino senza alcuna possibilità di difesa". Dopo il ricovero, Mondragon è stato dimesso dall'ospedale in buone condizione: il portiere colombiano ha poi postato su Instagram un nuovo messaggio: "Grazie a tutti per i vostri messaggi da ogni parte del mondo. Sono tornato a casa per rimettermi da uno scompenso metabolico".
Come sono andate realmente le cose, soltanto lui può saperlo. E dire che prima di appendere gli scarpini al chiodo, al termine dell'estate 2014, aveva trovato il tempo ed il modo di fare la storia: era infatti entrato al minuto 85 di Giappone-Colombia, nel pieno dei Mondiali di Brasile 2014, diventando così il calciatore più anziano a prendere parte ad un match della rassegna iridata, alla veneranda età di 43 anni e 3 gironi e battendo così il record precedente detenuto da Roger Milla. Fu proprio dopo l'eliminazione ai quarti per mano del Brasile (e tra mille polemiche) che decise di ritirarsi dal calcio. Prima di rientrare nelle cronache (non proprio sportive) degli ultimi giorni a causa del suo ricovero in ospedale.