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Collina festeggia 60 anni: “VAR? L’arbitro decida come se non ci fosse. Rimpianti? Nessuno”

Pierluigi Collina compie oggi sessant’anni e in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato del VAR e della sua carriera da arbitro. L’ex direttore di gara in merito alla tecnologia video ha affermato: “L’arbitro deve decidere come se la tecnologia non esistesse”. Infine ha respinto le accuse di essere tifoso della Lazio così: “Simpatizzai per la squadra campione d’Italia nel ’74 ma poi subentra la professionalità”.
A cura di Vito Lamorte
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Il calcio italiano, e quello mondiale, festeggiano oggi il compleanno numero 60 di Pierluigi Collina. Il fischietto di Bologna è considerato uno dei migliori arbitri di sempre, dal 2011 è membro della "Hall of fame del calcio italiano" e dal 2017 è il presidente della Commissione Arbitri della FIFA: tutti riconoscimenti e incarichi di grande rilievo per il miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2005[. In occasione della ricorrenza l’ex direttore di gara ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport soffermandosi sul VAR e sulle polemiche che ci sono state nelle ultime settimane:

Il VAR? L’arbitro deve decidere come se la tecnologia non esistesse. L’obiettivo è non averne bisogno perché le decisioni sono corrette ed è per questo che lavoriamo attraverso la preparazione. Poi lui sa che esiste un paracadute che può correggere un errore, anche se l’errore resta: magari voi giornalisti lo dimenticate, ma chi giudica l’arbitro no. Rimpiango di non aver arbitrato col VAR? Ai miei tempi non c’erano neanche le 40 telecamere in 5K. Le critiche davano fastidio? Uuhh, moltissimo, anche quelle giuste. Ma almeno erano uno stimolo a migliorarsi. Però davano fastidio lo stesso, vorrei vedere.

Collina: Simpatizzai per la Lazio campione d'Italia '74

Collina è uno degli arbitri più famosi del mondo e quando parla della sua carriera non mostra alcun rimpianto e ammette: "Rifarei tutto. Ho sbagliato, e ci mancherebbe, ma nessun errore perché non ho dato il massimo. Allora sì avrei rimpianti". Negli anni si è diffusa la voce di una sua simpatia per la Lazio, queste arrivarono soprattuto dopo l'epilogo del campionato 1999/2000 con il naufragio di Perugia e la Juve che perse lo scudetto in favore dei biancocelesti; ma l'ex fischietto della sezione di Viareggio ha risposto così a queste insinuazioni:

Se tifo Lazio? Sono cresciuto a Bologna: da bambino era normale tifare rossoblù. A 14 anni, giocando da libero, mi piaceva Pino Wilson e simpatizzai per la Lazio campione d’Italia: ma non avevo la minima idea che avrei fatto l’arbitro. Come si può pensare che un arbitro, un giocatore, un giornalista non sia anche stato tifoso? Ma poi subentra la professionalità. Tifi solo per te stesso. Per la cronaca: ho arbitrato il ritorno di Bologna-Parma, spareggio per non retrocedere, nella mia città, dove ho tanti amici. Il Bologna ha perso ed è retrocesso. E la Lazio non ha mai vinto nelle prime nove partite arbitrate da me.

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