Club dei 100 gol. I 5 calciatori in tripla cifra in Serie A
La hall of fame del nostro calcio è stata istituita da poco dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e, ogni anno, si premiano i calciatori italiani, i dirigenti, i veterani, il giocatore straniero e tanti protagonisti del nostro movimento sportivo. Un altro esclusivo club, non ufficiale, invece è quello dei marcatori in tripla cifra. Tralasciando però i monumenti del pallone italico come Piola (290 reti), Meazza (262), Nordahl (225) o Baggio (205), vediamo quali esponenti, ancora in attività, sono “iscritti” a questo ristretto circolo: quello dei bomber senza tempo.
Totti, “Re” di Roma e d’Italia
Il primo membro di questo cerchio magico del gol, e dei campioni ancora in attività non poteva non essere l’icona giallorossa Francesco Totti. Il capitano della Roma, infatti, a 40 anni suonati continua a calcare i campi di tutta Italia e d’Europa con l’entusiasmo e la passione di sempre ma, soprattutto, con la qualità e la visione di gioco che hanno illuminato la sua straordinaria carriera. Con 250 reti in Serie A in 608 presenze con la “Magica”, una media rete a partita di 0.41 il numero 10 capitolino (a -40 reti dal primatista assoluto Piola) è l’attaccante in tripla cifra più longevo della nostra Serie A.
‘Gila' e un violino da 188 gol in A
Alberto Gilardino classe ’82 da Biella, è il secondo calciatore, per reti segnate in Serie A, ancora in attività. Un attaccante straordinario che, dal 1999 (primi 3 gol col Piacenza) ad oggi, passando per Verona (5 marcature), Parma (50 gol), Milano (36), Firenze (52), Genova (19), Bologna (13), Palermo (10) e poi Empoli, ha realizzato con inebrianti “melodie” ben 188 segnature nella nostra massima serie. Un campione del mondo che ha le idee chiare e che, a 34 anni, punta alla salvezza col suo Empoli ed a quota 200 gol, un risultato raggiunto solo dagli immortali del calcio: Baggio, Di Natale, Altafini, Nordahl, Totti, Meazza e Piola.
Con 113 reti segnate FantAntonio è terzo
Al di là delle statistiche o dei record raggiunti dall’ex Bari, la domanda, ormai da anni, è sempre la stessa: Cosa saresti stato Antonio se non avessi fatto tutte quelle “cassanate”? Probabilmente sarebbe stato campione del mondo assieme ai vari Totti, Toni, Gilardino & co. probabilmente sarebbe stato il miglior giocatore dopo Baggio e Del Piero, ne avrebbe raccolto l’ideale testimone iscrivendosi, lui pure, nell’elite del nostro calcio. E invece, bizze, sovrappeso, scarso impegno e distrazioni ne hanno rallentato la crescita e spento l’esplosione. Tuttavia, leggendo i numeri, Cassano si piazza, fra i cannonieri in tripla cifra, in attività al terzo posto con 113 reti divisi fra Bari, Roma, Sampdoria, Milan, Inter e Parma.
Quagliarella, il giramondo del gol
Quarto in classifica, l’ex Juventus e Napoli, Fabio Quagliarella. Un “mestierante” dell’attacco con ottime doti fisiche e balistiche che, in 17 anni di onorata carriera, ha messo a referto ben 100 reti in A (realizzata lo scorso novembre nella rimonta casalinga col Sassuolo). Distribuite fra Ascoli (3), Udinese (25), Napoli (11), Juventus (23), Torino (18) e nella duplice esperienza doriana (20), con una media di 0.29 gol a partita in 346 apparizioni totali, il nativo di Castellammare di Stabia entra a pieno merito in questo club dei 100.
New entry, la bandiera clivense Pellissier
Sergio Pellissier da Aosta, fatte eccezioni le esperienze di Torino, Varese e Spal, ha vestito un’unica casacca: quella del Chievo. Con lui, i clivensi sono diventati grandi. Insieme ai colori gialloblu Sergio è maturato, è diventato leader carismatico, guida, capitano, punto di riferimento e chioccia per i più giovani. Un vero amore che si è consolidato negli anni e che non si è spento nemmeno quando, nel 2009, la corte del Napoli di De Laurentiis si fece forte e insistente. Un connubio vincente che ha portato il Chievo a diverse salvezze, a preliminari di Champions, ad apparizioni europee e a trasformarsi da favola a certezza del torneo. Una storia di fedeltà e rispetto reciproco che ha condotto Pellissier alla nazionale (esordio con gol nel 2009 in amichevole contro l’Irlanda del Nord) e alla magica cifra, con la segnatura di Palermo, delle 100 marcature, con una sola maglia, in A, nell’Olimpo del calcio italiano.