Closing Milan, ufficiale il rinvio: firmata la proroga al prossimo 3 marzo
Ad allontanare i dubbi nati nelle ultime settimane, è arrivato il documento ufficiale che tutti aspettavano. Finivest e Sino-Europe Sports hanno ufficialmente rinviato il famigerato closing e prorogato la "deadline" al prossimo 3 marzo 2017. Entro quella data, dunque, il Milan passerà dalla gestione italiana di Finivest a quella cinese del gruppo Ses. Uno spostamento inevitabile poiché, nonostante gli sforzi delle ultime ore, gli uomini della cordata orientale non sono infatti riusciti ad avere l'autorizzazione per l'espatrio dei fondi. Non potendo dunque chiudere la trattativa con Silvio Berlusconi per la data concordata in precedenza, i manager della cordata cinese hanno così raggiunto con lo stesso presidente un nuovo accordo che, oltre a spostare la data della fine della trattativa, prevede anche il versamento di una seconda caparra di 100 milioni di euro dopo quella già versata alla firma del contratto di compravendita.
Un mercato povero e condiviso
Dopo le rassicurazioni di Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi aveva parlato della serietà e della forza economica del nuovo gruppo che sarà a capo del club milanese, l'ulteriore versamento di altri 100 milioni certifica la volontà della Sino-Europe Sports di mettere le mani sul club rossonero. Lo slittamento del closing rischia però di essere un problema per l'imminente mercato invernale che, come quello estivo, rischia di non vedere il Milan protagonista a causa delle pochissime risorse economiche a disposizione. Adriano Galliani dovrà dunque fare ancora una volta di necessità virtù e, magari, sacrificare un suo gioiello per poter fare cassa e cercare nuovi rinforzi. Ogni scelta di mercato, però, andrà analizzata insieme a Fassone e Mirabelli, perchè come dice lo stesso comunicato congiunto: "L'intesa sulla proroga, che era stata richiesta da SES, ribadisce che le modalità di gestione delle attività dell'AC Milan fino alla data del closing continueranno a basarsi sul principio di condivisione delle scelte".
