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Clean sheet, i 5 migliori portieri per gare senza subire reti

Al termine della 115esima edizione della massima Serie (85esima a girone unico) quali sono i migliori estremi difensori, per imbattibilità, del nostro campionato? Da Szczesny a Buffon vediamo i top 5 del torneo.
A cura di Salvatore Parente
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Mentre per giudicare le stagioni degli attaccanti ci affidiamo spesso al comune metro di paragone chiamato gol, per i portieri non possiamo fare altro che affidarci alle gare senza reti al passivo. Nel gioco delle parti, nel complesso mosaico dei ruoli, infatti, ognuno cerca di dare il massimo per un comune scopo: la vittoria della propria squadra. Così, con l’annata 2016/17 in archivio, vediamo gli estremi difensori che, coadiuvati da sistemi difensivi rocciosi e ben organizzati, hanno conseguito più clean sheet in questa appena conclusa edizione della Serie A.

Szczesny, leader di A per clean sheet

Accolto due anni fa a Roma con un po’ di scetticismo ed il solito infamante marchio di “scarto” di una big europea, Szczesny, malgrado l'errore di ieri contro il Genoa che ha rischiato di compromettere la gara decisiva, ha dimostrato anche quest’anno di essere un portiere di grande valore. Grazie ad una retroguardia importante e ad un rendimento fra i pali degno di nota, infatti, l’ex Arsenal è riuscito a collezionare ben 14 gare senza subire gol (il 39,4% delle occasioni sul totale delle sfide giocate) con un netto miglioramento, +6, rispetto allo scorso anno quando il numero 1 capitolino si fermò a 8 clean sheet alla sua prima stagione romana.

Una condotta in campo di straordinaria importanza che, ora, aprirà spazi e prospettive entusiasmanti al polacco con varie possibilità di mercato: dal ritorno all’Arsenal alla permanenza in giallorosso, fino agli interessamenti di big della Premier League e del Napoli.

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Buffon, “the Le6end”

Di parole, di elogi e lodi ne sono state spese tante per magnificare una leggenda del calcio come Gigi Buffon. Eppure, alla sua 22esima stagione in A, con le maglie di Parma e Juventus, non possiamo far altro che esaltare ancora una volta il rendimento di questo portento, di questo fenomeno dei pali. E sì perché il campione bianconero a quota 619 partite in Serie A non sta accusando affatto il suo straordinario chilometraggio in carriera o l’usura del tempo.

Anche quest’anno, infatti, supportato dalla BBC prima (Barzagli, Bonucci e Chiellini) e dalla linea a 4 poi, il Gigi nazionale è al top della forma con interventi felini, guizzi fulminei e parate inenarrabili che ne fanno uno dei migliori interpreti del ruolo. In aiuto a queste prodezze poi, giungono i numeri, freddi ma, contestualmente, chiari ed eloquenti: 13 clean sheet in 30 partite del massimo campionato, 1 rete al passivo ogni 111 minuti ed il 43,3% delle possibilità di preservare la propria porta durante l’arco del torneo. Insomma, non solo record e primati ma anche un rendimento in campo da ventenne.

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Costanza e sicurezza: Ciprian Tatarusanu

Nella altalenante e deludente annata viola, una delle notizie positive per la Fiorentina è stata la stagione del rumeno Ciprian Tatarusanu. Il 31enne ex Steaua Bucarest pur vivendo anche personalmente momenti non proprio esaltanti ha difatti mantenuto una certa costanza in Italia con uno score quasi simile a quello fatto registrare lo scorso anno.

Dopo esser arrivato nel 2014/15 nel Bel Paese per fare da secondo a Neto, poi trasferitosi alla Juventus, infatti, il numero #12 toscano ha messo a referto 15 clean sheet nel 2015/16 e 12 match di campionato in questa Serie A senza reti al passivo. Numeri interessanti, di un certo effetto che testimoniano da un lato la solidità difensiva del pacchetto arretrato gigliato e dall’altro l’affidabilità e la costanza di rendimento garantite dal gigantesco (198 cm) classe ’86.

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Pepe Reina una stagione fra alti e bassi

Fra le tante note liete della stagione da record del Napoli di Sarri ritroviamo, almeno numeri alla mano, Pepe Reina. E sì perché al di là degli screzi recenti col patron De Laurentiis per alcune uscite infelici sulla sua vita al di fuori del campo, Reina ha vissuto una stagione fra alti e bassi e tante critiche. Intanto, il pallottoliere recita 12 match da imbattuto al netto di un rendimento fra i pali non proprio esaltante. Numerose, infatti, sono state specie in questa stagione le sbavature del numero 1 campano non in grado di ripetere nella prima parte di campionato quanto fatto vedere nelle due annate precedenti all’ombra del Vesuvio. Da marzo in poi però, le cose sembrano esser cambiate notevolmente grazie a prestazioni determinanti (vedi quella all’Olimpico contro la Roma) che hanno allontanato critiche e giudizi nefasti segnalandosi comunque fra i migliori interpreti, per clean sheet, della competizione.

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Gianluigi Donnarumma il futuro è oggi

A chiudere la gamma dei portieri in grado di mantenere per più partite inviolata la propria porta troviamo il “solito” a 18 anni, Gigio Donnarumma. L’estremo difensore del Milan alla sua seconda annata completa in Serie A ha totalizzato in 38 partite 12 occasioni (il 31% delle volte) senza veder il pallone insaccarsi alle sue spalle. Cifre comunque di livello che però, con l’ausilio di un Milan più compatto in fase difensiva nei prossimi anni, potrebbero crescere molto con Gigio sicuro protagonista del prossimo ventennio del nostro calcio. Intanto, prima di spingerci troppo in avanti o troppo oltre con la fantasia, il ragazzo ha disputato un anno, al netto di alcune sbavature (come il gol a Pescara), davvero ottimo.

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