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Claudia Nainggolan racconta il tumore: “Mi godo le mie figlie perché non potrò più averne”

Dieci mesi fa Claudia Lai, moglie di Radja Nainggolan, ha scoperto di essere ammalata di tumore. La donna, 37 anni, trova la forza di raccontare le proprie emozioni, anche quelle “chiuse nel cassetto”. Rivela come sta, quali sono le sue condizioni e si dice “fortunata” nonostante tutto per essersi accorta del cancro. “Noi donne dovremmo amarci di più e farci controllare spesso. A volte basta poco per evitare una tragedia”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Grazie a Dio ho già due splendide bambine e me le godo. Anche perché non potrò più avere figli". Claudia Lai, 37 anni, è la moglie di Radja Nainggolan. Dieci mesi fa scoprì di essere ammalata di tumore, quella "brutta bestia" che ti consuma dentro e contro la quale sta combattendo per se stessa, per la propria vita e per la propria famiglia. È caduta allo sprofondo e s'è rialzata, è stato (ed è tuttora) come vivere un incubo a occhi aperti. Come quando vi svegliate aggrappati alla spalliera del letto col cuore che batte così forte da esplodere in petto, il fiato corto, l'ansia addosso e quella sensazione di precipitare chissà dove, inghiottiti nel buio.

Roma mi ha salvato la vita, ho reso pubblico il cancro perché avevo bisogno di aiuto – ha aggiunto lady Nainggolan nell'intervista alla Gazzetta dello Sport, rivelando altri dettagli sulle condizioni attuali di salute -. Tutte queste cure mi hanno provocato diversi problemi… cuore, difese immunitarie basse, osteoporosi e altre causate dalla menopausa forzata.

Alla sofferenza è abituata. Fin da piccola ha allenato il suo spirito a resistere agli urti più duri della vita. E quel "ci vuole un fisico bestiale" le calza a pennello e scandisce la grande forza emotiva che l'ha sempre accompagnata. Anche quando tutto intorno le sembrava crollare addosso. Non è la prima volta e racconta di quando, bambina, ha rischiato di non farcela.

Quando ero piccola, esattamente 30 anni fa, ho subìto un intervento a cuore aperto per una malformazione cardiaca. Il fattore cardiopatia ha influito parecchio perché non posso assumere diversi farmaci e devo sempre stare attenta alle infezioni. Ecco perché a dicembre scorso ho dovuto interrompere la somministrazione di medicine per poi riprendere "alla grande".

Parlare pubblicamente della malattia l'ha aiutata. E nonostante tutto si dice "fortunata" perché quando s'è sottoposta ai controlli diagnostici s'è accorta che il tumore era al quarto stadio.

Noi donne dovremmo amarci di più e farci controllare spesso. A volte basta poco per evitare una tragedia.

Non ha più bisogno di mascherare rabbia e dolore, scrive in un post su Instagram. A dieci mesi da quando ha scoperto di essere gravemente ammalata ha capito quanto possa essere importante la vita e quali siano le cose più importanti, quali siano le amicizie più sincere.

Sono passati esattamente 10 mesi da quel maledetto giorno. Quel fottuto giorno che ha stravolto la mia vita. Ho passato 10 mesi di m… a mascherare rabbia e dolore. Un dolore talmente grande che a parole non riuscirei mai a spiegare. Ho chiuso le emozioni in un cassetto, le lacrime in in fazzoletto e ho affrontato il tutto con il sorriso. Ma in realtà quel sorriso non mi appartiene. Ho mascherato bene tutto, dicono, (perciò se sorridi non stai male e non soffri) e tante persone si sono approfittate del mio modo di essere. È tutto vero, la malattia ti cambia, ti apre nuovi orizzonti, cambia il modo di guardare la vita, e tutto, anche le piccole cose diventato importanti. Grazie a chi in questi mesi mi ha supportato…

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