Clasico: Messi fa 500, Cristiano Ronaldo non pervenuto
Il Clasico 266 è già entrato nella storia del calcio spagnolo come quello dei 50o gol con la maglia del Barcellona di Lionel Messi, la Pulga argentina che ha sangue azulgrana nelle vene e che grazie alla doppietta (decisiva) contro i Blancos in un colpo solo si prende sulle spalle la squadra subito dopo l'eliminazione dalla Champions, riapre la Liga e schianta il Real con una doppietta straordinaria. Vincendo il confronto a distanza con Cristiano Ronaldo, mai pervenuto in tutti i 90 minuti, simbolo di un Real Madrid incapace di dare una impronta importante nel derby di Spagna. Una gara che elegge l'argentino anche come il goleador di tutti i tempi del Clasico, con 15 reti, una in più del mito Di Stefano.
L'hombre del calcio – Una carriera infinita, come il suo genio: Lionel Messi ha obbligato il Bernabeu ad alzarsi in piedi e applaudire malgrado la sconfitta del Real davanti al proprio pubblico. Due reti, decisive, ma non solo: una gara perfetta dell'argentino che ha segnato, preso calci e gomitate (il primo gol lo ha segnato con il fazzoletto insanguinato in bocca dopo il colpo di Marcelo), inventato assist e giocate da autentico fenomeno indiscusso. L'hombre del partido, ma non solo: l'hombre del calcio, un autentico spot del pallone per 90 minuti in cui ha regalato magie e distillato qualità cristallina.
Due perle d'autore – Due gol d'autore che hanno tramortito il Real. Il primo arrivato dopo 4 minuti dal vantaggio di Casemiro, con la palla al piede sulla trequarti, doppio dribbling e tocco in diagonale stretto, rasoterra ad incrociare sull'uscita di Navas. Un colpo da biliardo a una velocità impressionante e il merito di aver ridato vita al Barcellona nel momento più delicato. Poi, al 92′ sull'ultimo assalto all'arma bianca, la capacità di correre per 70 metri, seguendo l'azione dei compagni e facendosi trovare libero per il tiro dal dischetto del rigore per una rete che lo consacra alla leggenda del calcio mondiale.