‘Ciro vive’, il messaggio di pace in un libro alla vigilia di Roma-Napoli
Sabato, vigilia di Pasqua, si gioca Roma-Napoli. La macchina organizzativa è già partita: non ci saranno tifosi azzurri, si giocherà all'ora di pranzo (ore 12.30) e in un Olimpico che sarà ‘piantonato' per garantire sicurezza. Tutto per una partita di calcio. Tutto a causa anche di quel maledetto pomeriggio di un anno fa quando, nella Capitale, Ciro Esposito restò vittima della follia e della violenza: aveva seguito gli azzurri impegnati nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, non è mai tornato a casa. Attaccato alle macchine, gravemente ferito da un colpo di pistola, è morto dopo 53 giorni di agonia in ospedale: sangue e pallottole, ha pagato con la vita la furia cieca di sedicenti tifosi.
L'inchiesta della Procura di Roma sui fatti del 3 maggio 2014
Sui fatti di allora, 3 maggio 2014, il pubblico ministero Eugenio Albamonte ha notificato l'avviso di chiusura indagine all'ex capo-ultrà della Roma, Daniele De Santis (alias ‘Gastone'), accusato di omicidio e di tentato omicidio nei confronti Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, a loro volta accusati di rissa aggravata. Tutti rischiano il rinvio a giudizio.
‘Ciro Vive', il libro in memoria del tifoso napoletano morto
Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, lancia un messaggio d'amore alla vigilia della gara tra Roma e Napoli. "Mio figlio ha lasciato una speranza – ha ammesso nel corso della conferenza stampa di presentazione del libro ‘Ciro Vive', scritto con la giornalista Vittoriana Abate -. Mi auguro che la sua morte non sia stata vana, mi auguro sia un simbolo. Un esempio. Vorrei che la morte di mio figlio unisse Napoli, l'Italia, il calcio e lo sport. Ciro vive nel cuore di chi lo ama".
Il messaggio di pace di Antonella Leardi
Stadio blindato, niente sostenitori partenopei: ennesima sconfitta per il calcio. "Mi dispiace che sabato non ci saranno i sostenitori napoletani sugli spalti – ha aggiunto la donna -. Per i tifosi sani, non per le persone represse che vanno allo stadio per fare altre cose, si tratta di una sconfitta. E noi dobbiamo cercare di vincere questa battaglia con l'amore affinché i tifosi possano godersi le partite".
Malagò: "Lezione di vita dalla mamma di Ciro Esposito"
"La mamma di Ciro Esposito ha dato una lezione di vita e di stile, è piccola ma ha volato molto alto". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha voluto sottolineare così la grande compostezza mostrata da Antonella Leardi. "Non si è mai fatta strumentalizzare – ha sottolineato – né ha mai messo in secondo piano il perdono e il rispetto. Per questo abbiamo istituzionalizzato una borsa di studio, il premio ‘Ciro Esposito', per chi è un esempio".