Ciro Ferrara vince la causa col Wuhan Zall: esonero ingiusto, ha diritto al risarcimento
Allenatori che vanno, allenatori che vengono. C'è chi si dimostra da subito capace, chi ci mette degli anni e altri ancora che, dopo anni, non riescono ad emergere. Per Ciro Ferrara l'avventura da tecnico è ricca di spine. L'ultima squadra che ha allenato lo ha esonerato, senza un reale motivo, e all'ex centrale della Nazionale, del Napoli e della Juve non è rimasto che fare causa e portare tutto sul banco della FIFA. Che gli ha dato ragione.
Una storia finita malissimo
C'è voluto un anno ma alla fine l'ex difensore ha avuto ragione. Dodici mesi dopo l’esonero subito dal Wuhan Zall, Ciro Ferrara ha vinto la causa intentata contro la società cinese. La stessa il 20 scorso marzo lo aveva sollevato dall’incarico di allenatore dopo appena due giornate di campionato. Non si era mai capito il reale motivo, visto che il lasso di tempo intercorso era troppo breve per pensare ad una decisione esclusivamente tecnica.

Il Wuhan esonera Ferrara dopo 2 giornate
Adesso è stato ratificato che il Wuhan Zall aveva preso la decisione senza giusta causa e in modo arbitrario. E così Ciro Ferrara ha ritrovato la sua dignità di allenatore. Sul curriculum ci sarà sempre la chiusura anticipata del rapporto con il club asiatico ma anche una sentenza FIFA che gli dà ragione.
La FIFA dà ragione a Ferrara
Il caso era approdato prooprio alla FIFA, precisamente presso il Players Status Commitee. Tutto perchè Ferrara aveva deciso che quell'allontanamento sapeva di mobbing, di una scelta unilaterale e senza una motivazione valida. L’ex giocatore di Napoli e Juventus, difeso dagli avvocati Cluadio Minghetti e Salvatore Civale, lamentava anche il mancato rispetto di alcuni accordi presenti sul contratto, ovviamente di natura economica. Adesso Ferrara avrà diritto al risarcimento dell’intero valore degli stessi e il Wuhan Zall sarà costretto a pagarlo fino all'ultimo yen promesso nero su bianco.