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Cinque stadi demoliti e cancellati dalla storia del calcio

Dal Delle Alpi ad Highbury passando per l’Ali Sami Yen di Istanbul, ecco alcuni dei templi del pallone che sono stati “cancellati” dalle mappe del football continentale.
A cura di Salvatore Parente
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Il calcio ha sempre avuto nel corso della sua storia dei protagonisti ben definiti, i vari Pelé, Maradona, Cruijff, Baggio, Cannavaro, Ronaldo, Messi e tanti altri come anche squadre da sogno, immediatamente riconoscibili come il Real Marid, il Barça, il Milan o il Boca Juniors. Eppure, a queste imprescindibili entità se ne sono aggiunte altre che sono diventate ugualmente importanti per atmosfera, lignaggio, storia e romanticismo, parliamo degli stadi di calcio. I templi pagani nei quali la disciplina sportiva più amata di tutti i tempi ha avuto modo di professare la sua affascinante liturgia e, nei quali, sono cresciuti e sono stati venerati gli dei del calcio. In particolare, analizziamo cinque storici stadi demoliti, abbandonati o ristrutturati negli ultimi anni.

HighburyOk

Arsenal Stadium/Highbury

L’Arsenal Stadium, meglio noto col nome di Hughbury Park, dal quartiere londinese di Islington dove era situato, è stata la casa dei Gunners dal lontano 1913 al 2006. Una storia lunga 93 anni che ha visto in maglia Arsenal la presenza in questo stadio di assoluti campioni come Seaman, Campbell, Vieira, Henry, Bergkamp, Adams, Pires e tanti altri. Un’unione proficua nata dalle 125mila sterline investite dal presidente Henry Norris che, nel 1913, decise di dare una nuova, confortevole e capiente casa alla propria compagine. Un gioiellino in art decò da 38mila posti a sedere con il famoso orologio (Clock End) che, ristrutturato quattro volte (1932, 1936, 1992, 1993), ha accompagnato gli eroi di Islington fino al 2006 quando, con la costruzione del più moderno Emirates, Highbury è andato in pensione divenendo, purtroppo per i nostalgici del football, un complesso residenziale.

DelleAlpi

Stadio Delle Alpi

Un altro stadio, un po’ meno epico di Highbury, che ha avuto un simile destino è stato il Delle Alpi di Torino. L’arena calcistica della Juventus, infatti, costruita nel 1988 dopo che all’Italia fu assegnata l’organizzazione del mondiale di calcio del 1990, ha avuto una storia decisamente breve con coli 16 anni di attività. Un periodo molto corto dovuto soprattutto ai problemi legati ad una non corretta previsione di alcuni fenomeni, come l’irrigazione del campo, la tenuta del manto erboso e la visibilità dei match dalle curve a causa della pista di atletica presente fra spalti e campo. Tutti motivi che spinsero la Juventus, nel 2006, ad acquistare i diritti di superficie dello stadio per 99 anni e costruirci il nuovo ed avvenieristico Juventus Stadium che, dal 2011 ad oggi, sostituisce il Delle Alpi con ottimi risultati calcistici e non.

Ali Sami Yen

Ali Sami Yen

Lo stadio Ali Sami Yen, costruito nel 1943 e inaugurato nel 1945, non è stata semplicemente la casa del Galatasaray ma un autentico inferno da 30mila posti che ha spaventato, atterrito e scoraggiato centinaia di squadre avversarie. Un catino bollente traboccante entusiasmo, grinta e voglia di vincere che ha accompagnato i Leoni giallorossi fino all’inaugurazione della Turk Telekom del 2011. Non prima però di conquistare la Coppa Uefa, la Supercoppa Europea nel 2000 (con gli eroi Hagi, Popescu, Taffarel e Hakan Sukur) e battere squadroni come il Manchester United, il Chelsea, il Milan o il Barcellona. L’evoluzione e gli sponsor hanno avuto la meglio sul romanticismo dei tifosi che, però, avranno sempre un posto nel loro cuore per l’arena dedicata al fondatore del proprio amatissimo club.

Alvalade

José Alvalade

Lisbona, Portogallo, lo stadio in questione è il Josè Alvalade dello Sporting, l’epilogo quello degli analoghi impianti sportivi inseriti in questa shortlist. Il complesso dei Leoes inaugurato nel 1956 dopo gli anni d’oro della compagine lusitana con i Cinco Violinos (Jesus Correia, Vasques, Fernando Peyroteo, José Travassos e Albano) e progettato da Anselmo Fernandez (poi futuro tecnico e vincitore della Coppa delle Coppe nel 1964 con i biancoverdi), ha ospitato le gare casalinghe della compagine portoghese fino al 2003, quando, con la concessione dell’organizzazione degli europei da parte dell’Uefa al Portogallo, il vecchio stadio intitolato al fondatore del club (il visconte Alvalade) è stato demolito e ricostruito, in stile Delle Alpi, sulle macerie del vecchio impianto.

De MeerOk

Stadion De Meer

Dal De Meer all’Amsterdam Arena, il passaggio è stato sofferto e tutt’altro che breve. La vecchia casa dell’Ajax, infatti, nel 1998 è andata in pensione sostituita dalla più capiente e moderna arena che ora ospita i Lancieri. Eppure, lo stadion De Meer, dal 1934 al 1996 non è stata l’unica depositaria delle prodezze dei fautori del calcio totale di Rinus Michels con l’Ajax che, a causa della ridotta portata del proprio catino (19mila posti), si spostava per le gare internazionali nell’Olympisch Stadion. Il Der Meer, comunque, è stata la casa del club biancorosso per tanti anni, con tante vittorie e trionfi fino alla demolizione nel 1998 e la conseguente costruzione, in quei luoghi, di alcuni ponti intitolati agli ex calciatori dello stellare Ajax degli anni'70.

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