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Cinque squadre che in Italia possono prendere Ibrahimovic a gennaio

Ibrahimovic non ha mai smesso di sentirsi un “calciatore vero” anche dopo essersi trasferito negli Stato Uniti e il suo occhiolino al Napoli ne è la riprova. Può fare la differenza in Serie A? Chi può dirlo, certamente uno con quella personalità potrebbe far comodo a diverse squadre in questo momento.
A cura di Vito Lamorte
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Prima di ogni sessione di mercato c'è un nuvolone con la faccia di Zlatan Ibrahimovic che aleggia sull'Europa e, soprattuto, sull'Italia. anzi, rilancia. Lo svedese, che da poco ha compiuto 38 anni, non ha mai smesso di sentirsi un "calciatore vero" anche dopo essersi trasferito negli Stato Uniti e in occasione dell'inaugurazione della statua dedicatagli a Malmoe, la sua città natale, lo ha ribadito: “Sono ancora pronto, quello che faccio in America lo dimostra". Ibra vuole tornare nel calcio che conta, per un ultimo giro sulla giostra prima di lasciare oppure si tratta della solita provocazione? Il nome di Ibrahimovic affascina ancora, specialmente nel nostro campionato e Zlatan potrebbe interessare a diverse squadre ma questa ipotesi sembra piuttosto complicato.

Napoli

"Ancelotti mi vuole? Sarebbe bello". Mai scartare nessuna ipotesi. Ibra non lo ha ai fatto e così sta continuando anche ora. Il Napoli ha il secondo miglior attacco della Serie A e, nonostante l'arrivo di Llorente, sono sempre tanti i dubbi sui centravanti. Gli azzurri hanno segnato due gol nelle ultime quattro partite tra Serie A e Champions League dopo che nelle prime quattro giornate ne aveva realizzati 14: Carlo Ancelotti ha provato tutte le combinazioni possibili ma i risultati non sono stati positivi.

Dal nulla arriva l'autocandidatura di Ibra, che Carletto ha già allenato a Parigi, un anno, il 2012-13, concluso col titolo di campioni di Francia e con lo svedese capocannoniere con 30 goal. Può essere davvero l'uomo che rilancia i sogni del Napoli o l'ennesimo tormentone destinato a finire presto?

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Milan

Da diverse stagioni il nome di Zlatan viene accostato al Milan almeno due volte l'anno, ovvero durante le battute finali delle sessioni di mercato. Mai come ora i rossoneri avrebbero bisogno di un uomo della sua forza fisica e mentale ma i conti della società meneghina non permetterebbero il ritorno di Ibrahimovic a San Siro. L'inizio di stagione difficile di Piatek e la gioventù di Leão hanno mostrato un Milan in difficoltà in zona goal e uno come Ibra ridarebbe fiducia e speranza ma sembra impossibile sotto diversi punti di vista.

Fiorentina

E se la Viola ci avesse preso gusto? Dopo Franck Ribery, bollato come "vecchio", "rotto" e "uomo marketing"; ecco che la società toscana inizia a pensare ad un'altra suggestione non da poco. La Fiorentina di Montella ha ingranato dopo un inizio di stagione avaro di punti, ma non di prestazioni: ora manca solo un centravanti per completare un puzzle che sembra molto interessante. Simeone è volato a Cagliari e Vlahovic appare ancora troppo acerbo: immaginate se il posto del numero 9, quello tra Chiesa e Ribery, dovesse occuparlo Ibrahimovic. Fiorentina da Champions? Chi può dirlo, sognar non costa nulla.

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Genoa

Quella che riguarda il Genoa è una suggestione nata dal video che ha pubblicato il giorno del suo compleanno, quando ad un amico genoano il campione svedese disse: "Ciao Ricky, sei pronto? Vengo a giocare per il Genoa, così finalmente vinciamo lo scudetto". La curiosità sulla questione ha fatto diventare il video virale in un attimo ma le fantasie dei tifosi del club ligure sono già state congelate dalla realtà, visto che lo stipendio di Ibra è piuttosto importante per le casse del Grifone.

Se invece dovessimo fare un gioco e fare la campagna acquisti con i soldi del Monopoli allora potremmo dire che al Genoa servirebbe un giocatore di personalità e carisma lì davanti e Ibra ne ha da vendere.

Inter

L'ultima a comparir fu… un'altra ex squadra. Ibrahimovic ha vissuto a Milano, sponda nerazzurra, gli anni pre-Triplete vincendo scudetti, coppe nazionali e una classifica cannonieri ma non si è lasciato benissimo con la tifoseria. Fino a prima della sosta Antonio Conte non aveva problemi ne numerici ne di qualità sui suoi attaccanti ma l'infortunio di Alexis Sanchez potrebbe costringere i nerazzurri a tornare sul mercato. Rumors senza fondo o voce reale che accenderebbe un po' la lotta nelle prime posizioni? Staremo a vedere.

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