Cinque migliori talenti visti in azione finora negli ottavi di Tim Cup
La settimana calcistica che si va a concludere fra oggi e domani con le ultime sfide di Serie A, ha avuto anche, nella tre giorni fra martedì, mercoledì e giovedì, un interessante turno di Coppa Italia nel quale sono scese in campo le big del torneo. Come da pronostico, Napoli, Fiorentina, Juventus e poi Milan, hanno conquistato il pass per i quarti di finale della manifestazione vincendo, pur non senza difficoltà, al cospetto di compagini solide come Spezia, Chievo, la sorprendente Atalanta di Gasperini ed il pugnace Torino di Mihajlovic.
Oltre al dato meramente statistico però, queste quattro gare sono state l’occasione per vedere calciatori, anche giovanissimi, che non sono soliti partire titolare la domenica nei turni della nostra massima serie calcistica. Ecco, quindi, i 5 calciatori che più hanno impressionato, per personalità e rendimento, in queste sfide della prima parte del tabellone di Coppa.
Nostalgia canaglia. Maggiore, il rimpianto rossonero
Il mediano ligure Giulio Maggiore nella sfida del San Paolo fra il suo Spezia ed il Napoli di Sarri è stato uno dei protagonisti indiscussi della gara. Il classe ’98, infatti, nonostante il blasone e la oggettiva forza del sodalizio che aveva di fronte, dinanzi anche ad un cospicuo pubblico nel tempio di Maradona, ha giocato davvero bene sia in fase di impostazione che in quella di interdizione. Un “esordio” a Fuorigrotta che ha ricordato vagamente un altro proficuo e fortunato debutto nello stadio azzurro, ovvero, quello di Claudio Marchisio che, nel novembre 2006 in un Napoli-Juventus, incantò per talento e personalità. Chissà che, il giovane genovese ex Giovanissimi del Milan (la sua avventura coi rossoneri terminò dopo solo pochi mesi per via di uno scarso ambientamento del ragazzo) non possa ripercorrere la sontuosa carriera del numero 8 bianconero. Intanto, Maggiore si gode la sua prima convocazione nella nazionale Under 19 di Baronio.
Sulle orme di Eto’o e Gervinho, l’ivoriano Latte Lath
L’ivoriano Junior Emmanuel Delan Latte Lath, il 2 gennaio di quest’anno ha compiuto 18 anni ma, il regalo per questo suo importante anniversario, se lo è fatto da solo mercoledì sera allo Stadium al cospetto della Juventus di Allegri. E sì perché il nuovo, l’ennesimo per la verità, gioiello della cantera bergamasca ha trafitto Neto nel secondo tempo del match con un inserimento centrale su cross raso terra dalla destra segnalandosi al grande pubblico. Una prestazione davvero buona per il 18enne che, un po’ ricordando Gervinho un po’ Eto’o, ha reso estremamente orgoglioso suo padre giunto in Italia, come tanti altri in passato e ancora oggi, in cerca di una vita migliore e di un futuro trovato fra i cantieri edili di Cremona. Insomma, una gioia grande, immensa come il sorriso di Latte Lath.
Una freccia sulle corsie esterne: Leonardo Spinazzola
Terzino destro, centrocampista di sinistra o esterno offensivo, ecco a voi il poliedrico talento in prestito all’Atalanta Leonardo Spinazzola. Il calciatore umbro classe ’93 che, al di là della straordinaria recente prestazione in Coppa contro la Juventus (squadra nella quale è cresciuto e che detiene ancora il suo cartellino), è ormai diventato un imprescindibile fedelissimo di Gasperini, collezionando in stagione ben 11 gare in Serie A con le ultime 8 sempre dal primo minuto. Un’esplosione attesa e sperata da molti e che mette sulla mappa del calcio nostrano un talento in grado di cancellare, quasi definitivamente, la penuria di esterni italiani negli ultimi anni, grazie anche alla complicità di importanti suoi colleghi. Una apparizione sui radar del grande football risultato di un rendimento straordinario fatto di tanta corsa, spinta offensiva, quantità ma, soprattutto, tanta qualità nelle sue inarrestabili discese palla al piede sulla fascia. Per lui, il motto: “si farà” non vale, Leonardo, infatti, è già una grande realtà.
La “manifestazione” di Marko Rog
Sempre nel corso della gara fra Napoli e Spezia di martedì sera, un altro talento che, per la verità aveva avuto pochissimo spazio nella prima parte di stagione (solo 44 minuti fra Serie A e Champions League), ha manifestato tutta la sua forza ed espresso tutto il suo potenziale, stiamo parlando di Marko Rog. La mezzala croata, infatti, dopo un primo tempo con pochi sussulti e nel quale non è riuscito a trovare la posizione adatta, nella ripresa è salito in cattedra dominando, insieme ai vari Diawara e Zielinski (la miniera azzurra), la contesa sulla linea mediana. Un dominio tecnico e fisico che ha poi trovato la giusta consacrazione con lo spunto determinante del nativo di Zagabria che ha portato alla rete del definitivo 3-1 di Gabbiadini. Una prestazione, chissà, di buon auspicio per il prosieguo della stagione.
Bastien e la sua prima chance col Chievo
A chiudere questa rassegna dei giovani talenti che si sono messi in luce nella tre giorni di Coppa Italia, troviamo il centrocampista belga del Chievo Bastien. L’ex Avellino, infatti, all’Artemio Franchi di Firenze ha avuto finalmente l’opportunità (solo 75’ prima del match di coppa), dopo le 2 reti in 31 presenze in Irpinia dello scorso anno, di far apprezzare a tifosi e addetti ai lavori le sue doti fatte di tecnica, agilità, reattività e buona visione di gioco. Un mix di caratteristiche importanti intraviste nella sconfitta con la Fiorentina (1-0 con gol di Bernardeschi) e che hanno convinto il Chievo a puntare in estate sull’under 21 belga proveniente dalla proficua Academy dell’Anderlecht.