Cinque esuberi in cerca d’autore. Il calciomercato dei flop in Serie A
Come i famosi personaggi pirandelliani in cerca di una loro reale dimensione sul palco anche alcuni calciatori della Serie A sono desiderosi, vogliosi di una “scena”, stavolta giusta, che possa garantire loro spazio ed una degna considerazione. Una “vita nuova”, continuando sempre sul parallelo letterario, in grado di sovvertire una/due stagioni difficili che hanno caratterizzato le carriere di alcuni giocatori del nostro massimo campionato. Parliamo di quei 5 atleti che, pur essendo arrivati nei rispettivi club con grandi attese e dispendio di danaro, si sono rivelati non all’altezza, per diverse ragioni, del compito da svolgere e che, in questo imminente mercato invernale, sono alla ricerca di una rinnovata chance in altri contesti calcistici.
29.5 milioni di euro per 20′, la storia di Gabigol
L’attaccante brasiliano Gabigol reduce dal titolo brasiliano col Santos e da un’estate nella quale assieme a Neymar, Felipe Anderson, Marquinhos, Thiago Maia e altri, è riuscito finalmente a portare l’oro olimpico alla Seleçao, è giunto a Milano con tutti gli onori e le aspettative del caso. Un acquisto faraonico per il quale l’Inter ha versato, con annessa polemica col Barça che vantava una prelazione sul ragazzo, circa 29.5 milioni di euro con un ingaggio di 2.7 milioni a stagione. Premesse importanti per il carioca che, proprio col suo Santos, era stato in grado di realizzare 24 reti in 82 partite nelle prime 4 stagioni da professionista. Premesse che poi, nei primi 5 mesi di campionato, non hanno portato altro che 10 panchine 3 mancate convocazioni (2 ad inizio stagione) e solo 21 minuti contro Bologna (16’), Sassuolo (1’) e Lazio (4’). Un minutaggio così scarno che, con tutte le attenuanti della giovane età o della prima grande esperienza al di fuori dei confini nazionali, non autorizzano bocciature nette ma che aprono due strade al numero 96 nerazzurro: o maggiore spazio oppure un formativo prestito in una squadra che possa garantirgli spazio e fiducia.
Iturbe e una nuova chance alla corte di Miha
Un altro giovane ragazzo con la valigia in mano, ancora una volta dopo il prestito al Bournemouth (4 partite per lui) dello scorso anno, sembra Juan Manuel Iturbe. L’argentino, approdato a Roma con grandissime attese dopo i 5 assist e gli 8 salvifici gol con l’Hellas Verona, non è riuscito a replicare nemmeno lontanamente le ubriacanti serpentine gialloblù con appena 5 marcature e 5 assistenze vincenti in 68 apparizioni in giallorosso. Un trend negativo che è proseguito senza sosta anche in questa stagione pur con la presenza in panchina del “mago” Spalletti e che giustificherebbe un nuovo prestito per tentare di salvaguardare i 24.5 milioni di euro investiti 3 anni o addirittura una cessione a titolo definitivo che possa far risparmiare al club capitolino i 2.3 milioni di euro di ingaggio percepiti dall’ex Porto. Ad attenderlo, con tutta probabilità, il Torino di Mihajlovic che pure, in queste prime 18 giornate di campionato, è stato in grado di rivitalizzare, proprio dalla Roma, lo spento Iago Falque.
Luiz Adriano e il vento dell’Est
Il bomber brasiliano del Milan Luiz Adriano, peraltro mai apprezzato in queste vesti nella città meneghina, sembra ad un passo dalla cessione. L’ex Shakhtar Donestk, infatti, rivelatosi, dopo gli 8.5 milioni di euro investiti nel 2015 per prelevarlo dagli ucraini (128 gol con i nero-arancio), un assoluto flop con appena 6 marcature messe a referto in 36 partite potrebbe tornare nel gelo dell’Est, stavolta in Russia, dove ad aspettarlo ci sarebbe lo Spartak Mosca del tecnico italiano Carrera. Questione di ore per il 29enne carioca che a Milano non verrà di certo ricordato per le sue, poche, reti ma, forse, per la sua clamorosa retromarcia di 1 anno fa quando, tornò immediatamente dalla Cina dopo non aver raggiunto l’accordo economico col Jiangsu Suning che, per averlo, avrebbe garantito ai rossoneri 15 milioni cash.
Fantantonio Cassano, fra l’addio e la B
Il concetto di separato in casa viene ottimamente espresso dal “Pibe di Bari” Antonio Cassano. Il sampdoriano, infatti, quest’anno, dopo l’ennesimo braccio di ferro con Ferrero si è dovuto “accontentare” di restare ai margini della squadra in disparte per oltre 5 mesi. Giorni, settimane e mesi difficili che, fra tantissimi se, rimorsi e rimpianti, avrebbero, si dice, minato la sua voglia di sorprendere e correre ancora a 34 anni dietro un pallone. Le strade dinanzi ad uno dei più fulgidi talenti (sprecati) del nostro calcio però, ora, sono due: il mesto ritiro dopo mesi di nulla o, nonostante l’agostano flirt di Zamparini per lui, la Serie B con l’Entella. E se Sartre diceva “ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere”, allora Antonio scegli di giocare e di deliziare, ancora una volta, il palato degli amanti del calcio.
Dallo Swansea all’Atalanta, le pene di Paloschi
A chiudere la lista dei 5 calciatori che, per svariate ragioni, hanno un po’ deluso le attese, parliamo dell’acquisto più costoso dell’Atalanta 2016/17 (6 milioni di euro dalla Swansea) Alberto Paloschi. L’ex clivense, infatti, arrivato in estate alla corte di Gasperini come l’attaccante principe sul quale fondare ogni aspetto offensivo della compagine bergamasca, a causa forse anche di un avvio non esaltante, ha perso definitivamente il posto in favore di Petagna con solo 368 minuti giocati e 0 reti all’attivo. Uno score deludente che pone per lui la possibilità di un’imminente cessione a gennaio con, sulle sue tracce il Pescara di Sebastiani e la Lazio di Lotito.