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Cinque cose da sapere su… Balotelli e la favola Nizza

Iniziamo un viaggio alla scoperta delle curiosità sui personaggi e le storie calcistiche di quest’anno. Cominciamo dal Nizza campione d’inverno in Ligue 1. E dalla rinascita di Balotelli iniziata in un’anonima pizzeria.
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La nuova sorpresa d'Europa. Il Nizza campione d'inverno è il trionfo del pesce piccolo su un pesce grande come il PSG, con i ricavi commerciali almeno doppi di ogni altra squadra in Ligue 1, è un trionfo che sa d'antico e di idee moderne, il decimo budget della Ligue 1 che sfida il potere dei milioni e degli sceicchi. Un trionfo che sa di rinascita per Balotelli, con i bonus per la buona condotta svelati da Football Leaks. Un trionfo che cerchiamo di raccontare nel primo di una serie di articoli con cui andremo alla scoperta dei personaggi e delle storie calcistiche di quest'anno.

1 Numeri da record

Otto gol in otto partite. Una rete ogni 77 minuti. A Nizza, Balotelli sta mantenendo la sua media realizzativa migliore di sempre, più alta anche della sua prima metà stagione al Milan, i sei mesi del 2013 in cui andò a segno 13 volte in altrettante partite: una ogni 95′. E come allora, nelle occasioni in cui è sceso in campo, i rossoneri hanno ottenuto 2,38 punti di media. Ha segnato sempre in casa finora, con le doppiette decisive nel 3-2 al Marsiglia, nel 4-0 al Monaco e nel 2-1 al Digione. In termini di reti all'attivo, è il terzo miglior goleador italiano della stagione, dietro Belotti e Immobile. Ma nessuno mantiene la sua media. In tutte le competizioni, ha raggiunto i 10 gol in 13 partite, più di quanti ne avesse messi a segno nelle ultime due stagioni messe insieme (10 centri in 51 gare tra Liverpool e Milan). “Questo chiude ogni dibattito” ha detto il presidente Jean-Pierre Rivère. Certo, il bad boy che ha rischiato di distruggere il salone di casa giocando a pallone e si è regalato un'Alfa Giulia Quadrifoglio verde, ha anche collezionato otto cartellini gialli, ma al Gym, la squadra a misura d'uomo, si sta esaltando. E si è integrato benissimo con il tecnico Favre e con i compagni, soprattutto il portiere Yoan Cardinale, come dimostrano un paio di video pubblicati sui social. Così il ritorno in nazionale sembra più vicino. Ventura ha promesso che gli parlerà. Per Zola, erede della 10 di Maradona del Napoli che Balo non manca di elogiare via Twitter, è solo questione di tempo.

2 Inizia tutto in pizzeria

La straordinaria storia di Balotelli a Nizza comincia in pizzeria, all'Auberge des Quatre Chemins, che i fratelli Dotal gestiscono da più di quarant'anni a Saint-Jennet, cittadina a una ventina di chilometri sopra Nizza. Alle pareti non ci sono sciarpe o foto con i calciatori del Gym, che qui non si vedono dal 1997 quando Henri Savini venne con quattro compagni di squadra a celebrare il successo in Coppa di Francia. Verso le 9 di mattina, arrivano il presidente Jean-Pierre Rivère e Favre che abita in un paesino vicino, a La Gaude. Cercano un posto tranquillo, chiedono un tavolo in fondo al locale. “E' vera questa storia di Balotelli?” chiede il proprietario Sebastien a Rivère. “Ma no, pensate se uno così può mai venire da noi” gli risponde. Senza dirgli che Super Mario si sarebbe presentato alla porta, di lì a qualche minuto, con Mino Raiola. Davanti a un caffè, si dipana e si conclude una delle trattative simbolo dell'ultimo mercato. Sebastien decide di immortalare l'evento con una pizza, la pizza Balotelli”: base di margherita con pomodori secchi, ricotta e capperi “per dargli corpo e temperamento, come lui”. È un fuori menu sempre più apprezzato, racconta, disponibile solo se il Nizza ha vinto. Ora, Dotal ha solo un sogno: che tutta la squadra arrivi a provarla. Chissà, magari per festeggiare lo scudetto.

3 "Com'è la doccia?"

Balotelli, ha dichiarato Rivère a Le Parisien, non ha perso il suo talento. Il presidente ha mantenuto solo il 20% della società, il restante 80% è diviso fra il cinese Alex Zheng (proprietario di una catena di alberghi) e il cino-americano Chien Lee, che non prendono decisioni sportive. “Qui abbiamo un centro di allenamento magnifico, nuovo, ma lo spogliatoio è un po' datato” dice a Balotelli prima della firma, “sa noi, ritroverai l'essenza del calcio, da noi tornerai a sorridere”. Super Mario, ha raccontato, ha una sola domanda: “Com'è la doccia?”.

4 Campioni d'inverno a sorpresa

E al titolo, nonostante la prudenza d'obbligo, il Nizza ora può davvero guardare. Intanto è campione d'inverno, sulla scia di almeno altre quattro squadre capaci di invertire i pronostici, di sparigliare destini e fortune in Ligue 1. Come lo Strasburgo di Dropsy, Specht, Piasecki, Domenech, Gemmrich e Duguépéroux, che nel 1979, due anni dopo la promozione dalla seconda divisione, si impone su Nantes e Saint-Etienne e firma l'unico titolo della sua storia. È proprio il Nantes a entrare nella storia nel 1994-95, la stagione dei record, con 10 punti di vantaggio sul Lione e una differenza reti di +37. Un trionfo conquistato in trasferta: 41 punti totali, il miglior bilancio esterno di sempre prima degli anni 2000, e nessuna sconfitta. La speranza è di non finire come l'Auxerre, campione d'inverno e solo sesto a fine anno nel 1992-93 o il Lens, primo a fine girone d'andata nell'inverno e al comando fino all'ultima giornata, prima di perdere duello e titolo contro il Lione.

5 Effetto Favres

La nuova esplosione di Balotelli è il risultato della maniacalità di un tecnico, Lucien Favres, che da sempre torna a casa dopo l'allenamento con decine di DVD di partite da vedere nel tempo libero. Guarda calcio 24 ore al giorno, lavora individualmente con i giocatori, corregge ogni minimo dettaglio. “Dice a ognuno perché gioca o perché no e questo permette a tutti di migliorare” spiega Xavier Margairaz, che l'ha avuto come tecnico allo Zurigo, “non ho mai visto nessuno così chiaro e preciso”. Al Borussia Monchengladbach ha fatto debuttare un giovanissimo Ter Stegen, ha reso Reus una star e valorizzato Xhaka e Kramer, diventato campione del mondo. Quello che gli interessa, ha spiegato, “è il movimento. Dobbiamo trovare il movimento giusto per sconvolgere i nostri avversari, che sia attraverso il movimento in attacco, il pressing dopo la perdita della palla, o il muoversi per tornare in posizione” come si legge in un reportage su Undici. Dalla sfida contro il Marsiglia, è passato alla difesa a tre, con Belhanda dietro Balotelli. Super Mario sentitamente ringrazia. “Favres è uno dei tre migliori allenatori che abbia avuto” ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. Alla pari di Mourinho, dietro solo a Mancini. Nizza può davvero sognare in grande.

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