Cinque calciatori di A che hanno aumentato il loro valore dopo un anno in B
La carriera di un calciatore è, soprattutto all’inizio, una salita ardua, complicata, piena di ostacoli, insidie e difficoltà con diversi fattori, fra cui il caso e la fortuna, che spesso diventano determinanti. Dopo gli anni nelle giovanili e, magari, un precoce esordio in Serie A per qualche minuto in una partita dal risultato ormai in ghiaccio, si apre un bivio nella vita di questi atleti: restare ancora un po’ nel club di appartenenza o spiccare il volo verso altri lidi, in prestito, per cercare minuti, continuità di rendimento e maturità.
Nell’interesse generale di molte società, di frequente, si decide di intraprendere la seconda possibilità con tanti giovani ragazzi inviati, a titolo temporaneo, in Serie B a farsi, come si usa dire nel gergo calcistico, “le ossa”. Questo comune destino però pur avendo visto il fallimento di tanti giocatori in erba, è stato di vitale importanza per molti calciatori che oggi sono elementi decisivi (o quasi) per le rispettive compagini in Serie A. Parliamo dei 5 calciatori con il più alto aumento del proprio valore di mercato nell’anno di prestito in cadetteria.
Ranocchia e l’esplosione in B col Bari di Conte
Nonostante la sua carriera, ormai da un paio d’anni, si sia un po’ arrestata, in termini di prestazioni in campo e presenze sul rettangolo di gioco, Andrea Ranocchia rappresenta il calciatore che, più di tutti, ha tratto profitto dall’esperienza, fra il 2008 ed il 2009, in Serie B. Il difensore dell’Inter, infatti, prima di esordire in A col Bari nell’agosto del 2009 ha più che decuplicato il suo originario valore di mercato (800mila euro) per merito dell’avventura, in prestito dal Genoa, in Cadetteria proprio con i pugliesi guidati dall’allora tecnico Antonio Conte.
Una rete in 17 partite, tante gare di grande solidità in coppia con l’esperto Stellini ed una promozione in A che hanno condotto la quotazione di mercato dell’umbro a circa 10 milioni di euro, cifra importante, vicina ai circa 12.5 milioni che investirà poi l’Inter per farlo arrivare a Milano nel gennaio del 2011.
Pescara, Zeman e la consacrazione di Insigne
L’esterno offensivo partenopeo Insigne, invece, si colloca al secondo posto di questa particolare graduatoria grazie ad una sontuosa stagione in maglia Pescara che ha fatto letteralmente esplodere il suo valore di mercato passato, dai 600mila euro del luglio 2011 ai 7.5 milioni del 30 giugno 2012. Dopo i prestiti alla Cavese e al Foggia, infatti, il Napoli decide nel 2011 di rimandare Insigne alla corte di Zeman, per il quale il napoletano aveva già giocato in Puglia, per tentare di far emergere tutte le qualità del fantasista azzurro.
Detto, fatto, l’attuale numero 24, in squadra con Immobile e col regista abruzzese Verratti, realizza 14 assist, 18 decisive reti in 37 apparizioni totali in Serie B portando, insieme ai predetti talenti, il Pescara in paradiso con un primo posto, in compartecipazione col Torino, a 83 punti.
Padova, la prima occasione di El Shaarawy
Prima di sbocciare in Serie A con Milan e Roma, il “faraone” Stephan El Shaarawy ha avuto una proficua e beffarda (unico di questa shortlist a non esser riuscito a portare in A la sua compagine) stagione nell’annata 2010/11 col Padova dei tecnici Calori prima e Dal Canto poi. Un campionato importante con una finale play-off persa col Novara (0-0 e 0-2) fatto di 2 passaggi chiave, 7 reti e 1.622’ di gioco in 25 partite che hanno rivelato l’importanza del giocatore in grado di mettere insieme queste statistiche a soli 17 anni. Un rendimento tale da consentire, al ragazzo allora di proprietà del Genoa, di incrementare la sua quota di mercato di 6.4 milioni di euro passando dagli iniziali 600mila dell’estate 2010 ai 7 milioni dell’anno successivo.
Ciro diventa Grande in Abruzzo
Prima di diventare capocannoniere della Serie A nella stagione 2013/14 col Torino, esordire nella nazionale maggiore e militare all’estero con Borussia Dortmund e Siviglia, l’attaccante napoletano Ciro Immobile ha avuto un passato alla Juventus. Con i bianconeri però, che per primi avevano creduto in lui nel 2007, quando lo tesserarono a 17 anni dagli Allievi del Sorrento, ha disputato solo 3 partite ufficiali con tanti prestiti in giro, a Siena, Grosseto e poi a Pescara.
Proprio con gli abruzzesi, il nativo di Torre Annunziata, nella stagione 2011/12 ha vissuto a 22 anni la stagione, agli ordini del maestro Zeman, che gli ha cambiato definitivamente la vita. Con i biancoazzurri, infatti, arrivarono la promozione (dopo 20 anni di assenza dalla massima serie), il titolo di capocannoniere della Cadetteria con 28 gol in 37 gare totali e la chiamata in A del Genoa. Un ruolino di marcia impressionante che condusse, inevitabilmente, all’aumento del costo del suo cartellino passato, in appena 365 giorni, da 300mila a 6.5 milioni di euro.
Boom a Sassuolo, la parabola di Richmond Boakye
A chiudere questa top 5 dei calciatori con maggior aumento di mercato nell’annata trascorsa in B da un club di Serie A troviamo il ghanese Richmond Boakye. L’attuale attaccante del Latina, infatti, nella stagione 2012/13 (lui pure in prestito dal Genoa) in maglia Sassuolo, nell’anno della promozione degli emiliani, è riuscito a far aumentare vertiginosamente il suo “titolo” con una valutazione che ha raggiunto, grazie ai suoi 7 assist e 11 gol in coppia con Gianluca Sansone, i 5 milioni di euro. Un rendimento importante che però come Ranocchia ma a differenza degli altri 3 colleghi presenti in questa speciale classifica non si è poi ripetuto nelle successive esperienze con Elche (solo 6 reti in 31 match), Atalanta (3 gol in 19 apparizioni), Roda JC (0 segnature in 9 partite) e Latina (3 marcature in 39 sfide giocate) con un valore sceso a 1.4 milioni di euro ed una nazionale ghanese smarrita dal settembre del 2015.