Cinque attività che non sono assolutamente consentite ai calciatori
Tantissimi ragazzini e bambini di tutto il mondo, prima dell’astronauta, del medico, dello scienziato o semplicemente del postino, cullano un sogno fin da piccolissimi: quello di diventare un calciatore. Un’aspirazione non da poco che, purtroppo per molti, finisce per restare tale con i sentieri della vita che obbligano i sogni a scontrarsi con la dura e talvolta non troppo crudele realtà. Soldi, fama, successo, popolarità, forma fisica e, perché no numerosi flirt con donne dello spettacolo, sono alcune delle cose che gli altri professionisti non giocatori di calcio difficilmente potranno fare o vivere contemporaneamente ma, dall’altro lato, in una sorta di legge del contrappasso, vediamo le “cose” invece severamente vietate per questi privilegiati atleti e che i “comuni mortali” invece possono fare eccome.
Curve morbide e brezza fresca sul volto, andare in moto
È estate, il caldo impazza e tu muori dalla voglia di godere un po’ di area fresca. Bene, esci con la tua moto e vai a fare una passeggiata e, se ricorderai quest’articolo, potrai godere maggiormente la frescura tenendo presente che questa pratica a te è permessa mentre viene tassativamente impedita ai calciatori. La moto, infatti, essendo uno “strumento” pericoloso con un’eventuale caduta potrebbe compromettere la salute dei giocatori non consentendogli di scendere in campo, giocare e, cosa non secondaria, rispettare il contratto per cui vengono sontuosamente remunerati.
Praticare altri sport, magari con amici
Pur amando tante altre discipline, i calciatori non possono, o quantomeno non potrebbero, nemmeno per mero scherzo fra amici, giocare, in contesti diversi dal proprio, ad altri sport. Un’esclusiva, una dedica speciale al pallone che viene vista sempre nell’ottica di preservare l’atleta da eventuali stupidi infortuni provocati da negligenza o irresponsabilità previa, salatissima, multa.
Mangiare come non ci fosse un domani
I calciatori, come è noto, dovendo percorrere chilometri e chilometri su di un rettangolo di gioco settimana dopo settimana non possono assolutamente essere fuori forma o avere qualche chilo di troppo. Una parte del mestiere, questa, che ha messo in crisi molti atleti i quali, specie in queste appena trascorse festività natalizie, si son dovuti sacrificare evitando di gustare le stuzzicanti pietanze poste sulle tavole imbandite di parenti e amici che, invece, si ingozzavano come non ci fosse un domani. Un divieto così forte e netto che il Montpellier del tecnico Frederic Hantz ha addirittura imposto multe salatissime ai propri ragazzi con un “tariffario” di 1 euro a grammo preso durante i bagordi e la baldoria della sosta invernale. Ricorda, tu puoi.
Scegliere i propri outfit
Il più delle volte, specie in eventi mondani dove sono presenti stampa e pubblico, i calciatori non possono indossare ciò che vogliono ma, al contrario, devono vestirsi con le firme delle marche con le quali hanno siglato accordi milionari. Capita così, come è successo a Gotze nel giorno della sua presentazione ufficiale al Bayern Monaco nel 2013, che un ragazzo come lui arrivi dinanzi a fotografi e giornalisti con una t-shirt della Nike nella casa dei bavaresi storicamente Adidas. Quindi, ricorda, seppur questi talenti indossino brand di grande qualità molte volte non possono scegliere il modello di outfit che preferiscono, tu, invece, puoi.
Abbandonare tutto e partire per un lungo viaggio
Ritirarsi o continuare. Questo, il bivio che si pone dinanzi a quei calciatori che hanno voglia di viaggiare, conoscere e scoprire altre culture per diverso tempo. Nonostante questi atleti abbiano tutte le possibilità economiche per farlo, infatti, non possono, per ovvie ragioni di fittissimi impegni di calendario, lasciare tutto e partire per mete esotiche o per città dal millenario sapere. O giochi o, per fare il turista ti licenzi.