Cina, è ufficiale: Marcello Lippi nuovo commissario tecnico
Marcello Lippi ripartirà ancora una volta dalla Cina, adesso c'è anche l'ufficialità: l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana, campione del Mondo a Germania 2006, è stato annunciato dalla Federazione cinese e va a sostituire Gao Hongbo, che si è dimesso a inizio mese dopo la sconfitta per 2-0 in Uzbekistan che ha ristretto le possibilità di qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Secondo indiscrezioni trapelate dovrebbe percepire uno stipendio superiore ai 20 milioni di euro all'anno, che lo renderebbe il tecnico più pagato al mondo.
Il tecnico di Viareggio avrà un compito durissimo, staccare il pass per la prossima Coppa del Mondo. La classifica del girone A del terzo turno di qualificazione asiatica, quello in cui si trova la Cina, è terribile: i cinesi sono ultimi con 1 solo punto in 4 gare, quando mancano sei giornate al termine delle qualificazioni. Solo le prime due si qualificano (al momento, Iran 10 e Uzbekistan 9 sono in testa), mentre la terza (la Corea del Sud con 7 punti) disputa altri due spareggi: il primo contro la terza del gruppo B (al momento il Giappone) e poi contro la quarta del girone finale di qualificazione del Nord America (non ancora iniziato).
Insomma, bisognerà vincerle tutte per sperare nella clamorosa impresa: il tecnico Gao Hongbo, al centro delle polemiche, si è dimesso e la Federazione cinese ha puntato subito su Marcello Lippi. Fatale, tra tanti risultati deludenti, la sorprende sconfitta contro la Siria per 1-0 a Xi'an, quando i tifosi cinesi hanno letteralmente invaso le strade del paese in segno di protesta. Sette giorni dopo è arrivato anche il 2-0 di Tashkent contro l'Uzbekistan, che ha portato alle dimissioni il commissario tecnico.
L'esordio è previsto per il prossimo 15 novembre, per la quinta giornata di qualificazione ai Mondiali: al Tuodong Stadium di Kunming, la Cina ospiterà il Qatar, penultimo con tre punti. Vietato sbagliare: o si vince scavalcando i qatariani o i Mondiali del 2018 potranno essere visti soltanto in televisione.