Cina, Hulk nel mirino: “Ha insultato e dato un pugno a un allenatore”
Prima gli insulti poi un pugno. E' questa l'accusa rivolta all'attaccante brasiliano, Hulk. La punta del SIPG Shanghai è finita nel mirino di Li Bing, tecnico del Guizhou Zhicheng, per una presunta aggressione al suo vice, Yu Ming. Secondo il racconto dell'allenatore avversario il fatto sarebbe accaduto durante l'intervallo della partita giocata sabato e vinta dai padroni di casa per 3-0 (tra le reti, anche una realizzata dall'ex attaccante dello Zenit).
"Detesta i cinesi – ha ammesso Li Bing in un'intervista -. Per questa ragione Hulk s'è rivolto al nostro assistente in inglese e lo ha insultato. Ci siamo avvicinati e ha sferrato un colpo a Yu Ming che è finito per terra". Le dichiarazioni del tecnico, però, vanno oltre e toccano anche un altro aspetto della questione, tirando in ballo l'orgoglio nazionale e del movimento sportivo che, a suon di milioni, ha attirato e sta attirando calciatori al di là della Grande Muraglia.
Gli stranieri che accettano il trasferimento qui da noi lo fanno perché devono contribuire allo sviluppo del calcio in Cina – ha aggiunto Li Bing -. Qualunque sia il loro livello, non è accettabile che manchino di rispetto al popolo cinese e mostrino disprezzo. Ed è ancora più inaccettabile che si permettano di colpire i tecnici cinesi.
Qual è stata la reazione dello Shanghai? Ha respinto ogni accusa, prendendo le difese di Hulk. Non resta che attendere per capire se la punta verde-oro verrà squalificata oppure incorrerà in qualche altra sanzione. In Cina l'ex Zenit è arrivato nell'estate del 2016: a 31 anni, dopo aver archiviato la propria esperienza in Russia, il club ha ricavato dalla sua cessione un bel gruzzolo di milioni (55 milioni di euro, una cifra altissima) mentre al calciatore è andato un ingaggio da 20 milioni all'anno. Hulk, però, non è il più pagato: c'è Tevez che percepisce quasi 40 milioni mentre a breve sbarcheranno anche Diego Costa e Rooney. Anche loro pagati profumatamente.