Cile, Vargas attacca Zarate: “Non abbiamo bisogno di lui”
Il Cile la prossima estate organizzerà la Coppa America. La ‘Roja’ sogna il colpo grosso, perché per la prima volta dopo cinquant’anni i cileni hanno una squadra molto competitiva che vanta giocatori di prima fascia come lo juventino Arturo Vidal, l’attaccante dell’Arsenal Alexis Sanchez e il portiere del Barcellona Claudio Bravo, uno dei più bravi numeri uno del 2014. Il bravo selezionatore Jorge Sampaoli per rendere ancora più forte la sua squadra ha ‘acquistato’ l’ex laziale Mauro Zarate, che avendo anche il passaporto cileno può giocare al fianco di Vidal e Sanchez.
Questa notizia però non ha fatto felici alcuni calciatori del Cile. Edu Vargas, parlando con ‘La Tercera’, si è scagliato contro Zarate: “Il Cile ha degli ottimi giocatori e non abbiamo bisogno di naturalizzare altra gente. La decisione spetta all’allenatore, però i calciatori di questo non sono contenti.”. Insomma allenatore avvisato, mezzo salvato. Sampaoli se vorrà convocare per la Coppa America Zarate dovrà sopratutto lavorare con i senatori e li dovrà convincere dell’utilità dell’attaccante, che comunque nella rosa del Cile ci starebbe benissimo. Perché dopo Sanchez, Vargas e Pinilla non ci sono altre punte di grido a disposizione del C.T..
Mauro Zarate può giocare per il Cile, perché il papà è cileno, il nonno paterno era anche lui un calciatore. Dopo essere stato tesserato per cinque stagioni per la Lazio, con cui ha vinto due volte la Coppa Italia, Zarate è rifiorito. L’attaccante ha giocato molto bene in Argentina con il Velez Sarsfield ed ha iniziato molto bene anche la sua avventura in Premier League con il West Ham, la rivelazione di questa prima parte di stagione con cui ha realizzato già due reti. Con l’avvento del ‘Tata’ Martino Zarate sperava di rientrare nella rosa dei convocati dell’Argentina, ma la concorrenza era troppo forte e così l’ex laziale alla fine ha optato per il Cile, creando così grosse polemiche anche nel suo paese di nascita che una rivalità storica con i cileni.