Cielo scavalca 90°, il futuro del calcio italiano ha cambiato canale
Da ieri è ufficiale. Cielo, canale di Sky visibile anche sul digitale terrestre, sarà la prima televisione che potrà trasmettere in chiaro i gol della Serie A. Lo farà dalle 18 alle 18.15 e precederà quindi 90° Minuto, che andrà in onda pochi minuti dopo. La Rai, per la seconda volta nella storia (la prima nel 2005), ha perso i diritti d’anteprima del calcio in chiaro.
90° minuto: la storia del calcio in chiaro – È vero che 90° Minuto non ha più lo stesso appeal e la stessa valenza, per la televisione pubblica e per i telespettatori degli anni ’70, ’80 e ’90, periodi in cui prima con Paolo Valenti poi con Giampiero Galeazzi alla conduzione la trasmissione riusciva a raggiungere picchi d’ascolto incredibili. I tempi sono cambiati, Sky e Mediaset Premium rappresentano una concorrenza fortissima per 90°, che in meno di quindici anni ha perso almeno sei o sette milioni di telespettatori. Ma, la Rai, che quest’anno aveva a disposizione un budget bassissimo per il calcio in chiaro, e che negli ultimi anni ha perso l’esclusiva delle Olimpiadi, dei Mondiali di calcio e dall’anno prossimo pure della Formula 1, è riuscita a mantenere solamente 90° Minuto, senza i gol prima degli altri in chiaro, e la Domenica Sportiva.
Il declino della Rai – Troppo poco per la televisione pubblica italiana, che negli ultimi anni è stata travolta anche dalle critiche per ‘colpa’ dei propri commentatori. Proprio facendo un parallelo tra le trasmissioni sportive della Rai degli anni Sessanta e Settanta e quelle di oggi si nota un netto, ed inesorabile, declino da parte della televisione pubblica. Un tempo c’erano maestri di giornalismo, non solo sportivo, che partecipavano o addirittura ideavano programmi. Oggi, invece, ci sono tanti professionisti che, nonostante l’impegno, finiscono sempre per sbagliare. Durante l’ultimo Europeo, trasmesso in esclusiva dalla Rai, i telecronisti, e gli opinionisti, facendo il pieno di errori, confondendo calciatori e pronunciando alcuni nomi in modo molto particolare, sono finiti sempre nella top ten di Twitter. Le parole che li accompagnavano non erano mai dolci.