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Ciao Borussia, arrivederci, è stato bello (video)

La sconfitta contro la Juventus è la certificazione della fine di un ciclo, vincente ed entusiasmante. Iniziato nel 2008 e costellato da due Bundesliga, una Supercoppa di Germania e una finale di Champions persa contro il Bayern. Sfornando campioni di qualità assoluta come Lewandowski, Goetze, Kagawa, Hummels, Reus. Sotto la sapiente guida di Jurgen Klopp.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta di Dortmund del Borussia contro la Juventus per 0-3 è stato il biglietto di commiato di una squadra che oramai non ha più nulla da dire né da dare al calcio internazionale e al proprio pubblico. Un ciclo che si chiude, come spesso accade nel mondo del calcio, in modo fisiologico ma anche nella maniera più triste, con una stagione imbarazzante in Bundesliga, dove i gialloneri hanno rischiato seriamente la retrocessione, e uno stentare in Champions fino al crollo interno contro i bianconeri. Era nell'aria, ma nessuno voleva crederci e adesso che è arrivata la fine da Dortmund inizierà un esodo di coloro che – malgrado la deludente parabola discendente di questi ultimi mesi – hanno scritto pagine indimenticabili della storia calcistica del club tedesco. Passando per Jurgen Klopp, il tecnico capace di costruire praticamente dal nulla un gruppo capace di imporsi in campionato e in patria, di giocarsi una finale di Champions League persa contro l'invincibile Bayern Monaco del Triplete.

Chiusa la parentesi contro la Juventus e senza ritornare sui dolori in campionato, a questo Borussia chi ama il calcio deve dire solamente grazie. Una squadra che ha saputo entusiasmare e far amare un gioco votato alla velocità di manovra, alle verticalizzazioni e alla qualità dei singoli cresciuti in un collettivo vincente. Non è un caso se in questi anni proprio in giallonero sono sbocciati fiori come Goetze, Lewandowski, Reus, Hummels, Gundogan, tutti giocatori che si sono affermati in campo internazionale grazie ai risultati conquistati in campionato e nelle coppe.

L'era Klopp

Un ciclo iniziato da lontano, nel 2008 con Klopp che siede per la prima volta sulla panchina della prima squadra e che ci mette due stagioni per vincere la Bundesliga e mettere le basi per quello che sarà un quinquennio da incorniciare. Nel campionato successivo il Borussia Dortmund compie la sua migliore stagione: non perde più, infilando una striscia da record di ventisei risultati utili consecutivi in Bundesliga. Il 21 aprile 2012, vincendo contro il Borussia Moenchengladbach per 2-0 di fronte agli 80.000 spettatori del Westfalenstadion, i gialloneri mettono le mani sul loro secondo titolo consecutivo. Il 12 maggio 2012 con un devastante 5-2 il Borussia Dortmund battono il Bayern Monaco nella Coppa di Germania aggiudicandosi così per la terza volta il trofeo.

La finale contro il Bayern

E' il preludio per la galoppata europea, che arriva nell'anno successivo quando le soddisfazioni più grandi della stagione arrivano dalla Champions League. Inserito nel cosiddetto girone della morte, con Real Madrid, Manchester City e Ajax il Borussia si classifica primo. In seguito raggiunge la semifinale, dove incontra nuovamente il Real Madrid e contro ogni aspettativa i gialloneri si impongono 4-1 nella partita casalinga, e la sconfitta per 2-0 subita nel di ritorno al Santiago Bernabéu non impedisce ai tedeschi di disputare la finale. Che si disputa il 23 maggio 2013 a Londra, e qui le vespe incontrano il Bayern Monaco, in quella che è la prima finale nella storia della Champions League tra due squadre tedesche. Alla fine i gialloneri vengono sconfitti, dopo aver giocato comunque bene per tutta la partita, per 2-1.

Talenti d'esportazione

La stagione 2014-2015 si apre con la vittoria della Supercoppa di Germania contro i rivali del Bayern Monaco per 2-0. Un inizio scoppiettante ma che resterà l'unico perché l'attuale annata si rivelerà disastrosa con la crisi di risultati in Bundesliga e l'uscita agli ottavi dalla Champions League per opera della Juventus che ha certificato la fine d'un'era straordinaria e difficilmente ripetibile, costruita su un gruppo giovanissimo costellato da talenti che sono esplosi e altri che stanno ancora dimostrando il proprio valore. Tra tutti spicca il semi sconosciuto attaccante di origini polacche Robert Lewandowski insieme all'esterno giapponese Shinji Kagawa, al difensore Mats Hummels e la giovane stella tedesca Mario Götze. Non dei nomi a caso con tutti che lasceranno a peso d'oro il Borussia e con Gotze che sarà anche l'uomo del Mondiale 2014 della Germania nella finale contro l'Argentina. Ma la ‘produzione' di talenti non si ferma nella gestione Klopp: arrivano giocatori di livello come il greco Sokratis Papastathopoulos, il centrocampista offensivo Henrikh Mkhitaryan e il promettente attaccante Pierre-Emerick Aubameyang. E soprattutto Marco Reus splendido prodotto del calcio tedesco e autentica nuova stella delle ‘vespe'.

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