Chievo, Federico Mattiello si rompe ancora la tibia
É davvero sfortunato Federico Mattiello, giovane esterno di proprietà della Juventus, che per la seconda stagione milita nel Chievo, che oggi nel corso dell’allenamento pomeridiano si è rotto nuovamente la tibia. Mattiello ha abbandonato in barella il campo di Veronello dopo essere stato colpito, naturalmente in modo involontario da un compagno di squadra. Il calciatore di Maran si è sottoposto agli esami strumentali, che purtroppo hanno confermato le prime impressioni, che erano assai negative. Il calciatore si è rotto in modo composto la tibia e sarà nuovamente per molto tempo lontano dai campi.
Il comunicato del Chievo – "Mattiello ha riportato un forte trauma distorsivo alla caviglia destra che ha provocato la frattura composta della parte distale della tibia. La stessa gamba era stata interessata da una frattura scomposta del terzo medio superiore ridotta chirurgicamente a marzo di quest’anno. Il presidente Luca Campedelli, il Direttore Sportivo Luca Nember, il mister Rolando Maran e tutto il ChievoVerona, fanno il più grande in bocca al lupo a Federico per una pronta guarigione".
A marzo il primo serissimo infortunio – Federico Mattiello, che da poco aveva con pieno merito conquistato il posto da titolare, domenica 8 marzo 2015 subì la rottura di tibia e perone nel match tra Chievo e Roma. Al 15’ di quell’incontro il giocatore subì un’entrata scomposta, ma non cattiva, di Nainggolan. Le immagini che si videro subito furono terribili. Quel match fu sospeso a lungo, i compagni di squadra e i calciatori giallorossi dopo aver visto la frattura scomposta della gamba di Mattiello erano veramente terrorizzati. Vista la gravità della situazione il giocatore fu operato la sera stessa. I medici dissero che sarebbe ritornato a giocare nel giro di sei mesi. Il clivense ha confermato le previsioni e domenica scorsa, dopo aver fatto un po’ di panchina propedeutica, è tornato a giocare nella sfida con il Genoa, in cui è stato autore di un meraviglioso assist a Pellissier, che realizzò il momentaneo due a due.
