Chievo, Sorrentino: “A 18 anni fui scartato dalla Juventus e fu la mia fortuna”
Clamorosa rivelazione quella di Stefano Sorrentino: il portiere del Chievo Verona, tornato quest'anno in forza ai clivensi dopo tre anni e mezzo in forza al Palermo, ha infatti spiegato di essere stato scartato da giovane dalla Juventus. Una scelta, quella bianconera, che però gli ha cambiato in meglio la carriera, come ha chiarito poi lui stesso in una lunga intervista al Corriere di Verona.
"I bianconeri mi scartarono a 18 anni", ha raccontato Sorrentino, "ma fu la mia fortuna. Restando alla Juventus, magari, mi sarei perso. Quel no, visto da qui, è stato la svolta della mia carriera". Era l'estate 1998, i bianconeri avevano appena vinto supercoppa italiana e campionato e perso una finale di Champions League, ma il giovanissimo portiere non scese mai in campo, chiuso da Angelo Peruzzi, Michelangelo Rampulla e Morgan De Sanctis. E così gli venne dato il benservito.
"Mi prospettarono la Saviglianese, in Eccellenza, nella provincia di Cuneo. Ma io giocavo in Primavera e studiavo da geometra", ha proseguito ancora Sorrentino, "ti dicono che sei giovane e così magari ti auto-convinci che sia vero, che sia un'opportunità. Ma io avevo pensato di smettere e di continuare con gli studi. Poi invece", ha aggiunto il portiere napoletano, "dall'oggi al domani mi chiamò Gigi Gabetto, capo del vivaio del Torino. La Juventus mi lasciò libero. E col ‘Toro’ ci avrei poi esordito in A. La morale, quindi, è che a volte una bocciatura può essere una fortuna".
Da allora, tante squadre di cui ha difeso la porta: Juve Stabia, Novara, Torino, ma anche estere come AEK Atene e Recreativo Huelva, prima di arrivare nel 2008 al Chievo Verona. Una parentesi di tre anni e mezzo al Palermo ed oggi è di nuovo ai clivensi. La Serie A, dove non è mai riuscito ad esordire con la Juventus, non l'ha praticamente più abbandonata.
