Chievo, Campedelli aveva in pugno Drogba e Ibrahimovic

Ancora pochi giorni e il calciomercato tornerà protagonista. Gennaio è, infatti, da sempre il mese dove ogni squadra cerca di rinforzarsi e di correggere il tiro dopo l'inizio della stagione. Sarà così anche per il Chievo del presidente Campedelli che, nonostante un buon avvio, si guarderà intorno per capire come ringiovanire e rendere ancora più competitiva la squadra di Maran. Nonostante sia alla guida di una squadra cosiddetta "provinciale", il patron clivense ha già dimostrato di saper ben operare sul mercato assicurandosi giovani promettenti (Paloschi ne è l'esempio più lampante) e sfiorando grandi colpi che avrebbero fatto parlare per giorni. Uno di questi, in passato, fu addirittura Didier Drogba. L'ivoriano, nel 2001, è stato davvero vicinissimo a vestire la maglia del Chievo. Un affare che, purtroppo per i tifosi veronesi, saltò quasi subito e per colpa della Lazio: "Con tre miliardi di lire Drogba era nostro – spiegò mesi più tardi il presidente – La Lazio, che doveva comprare Eriberto e Manfredini, si è però tirata indietro".
L'affare Ibrahimovic – Oltre al fenomenale attaccante ivoriano, il Chievo Verona fu ad un passo dal portare a casa anche Zlatan Ibrahimovic che, a quel tempo, giocava e segnava i suoi primi straordinari gol con la maglia del Malmoe: "Lo svedese lo avevamo osservato e contattato – ha raccontato Luca Campedelli – Eravamo vicini a prenderlo, così come lo era anche l'Hellas. Il vero rimpianto, però, è Cavani. Costava molto, ma con il senno di poi non l’avrei perso". Chievo che adesso potrebbe rinforzarsi con il prestito dell'argentino Calleri. Il giocatore del Boca Juniors che, con tutta probabilità, arriverà in Italia a gennaio potrebbe finire in prestito proprio al Chievo. Almeno questo è obiettivo di Campedelli che, nelle ultime ore, si sarebbe già sentito con la dirigenza dell'Inter: club che ha ormai in mano il talentuoso attaccante argentino.