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Chiellini: “L’addio di Bonucci? Come con Vidal, Pirlo o Pogba. Alla fine vinciamo sempre”

Con la partenza di Leonardo Bonucci dalla Juventus ci si appresta a vivere l’ennesima rivoluzione bianconera. Come capitò con l’addio di Tevez, di Vidal, di Pirlo e di Pogba. Per Giorgio Chiellini sarà una Juve ancora più forte: “Ci vuole tempo ma abbiamo sempre vinto e siamo sempre migliorati”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus ha cambiato pelle ma ha tenuto fede alla sua linea tecnica con cui ha costruito da quasi una decina d'anni la sua rinascita e risalita nelle più alte vette del calcio nostrano e internazionale. Sono partiti alcuni giocatori, alcuni considerati di passaggio, altri che hanno lasciato un segno indelebile. Come Leonardo Bonucci, oggi irriso e insultato dai suoi ex tifosi ma anche rimpianto dai suoi ex compagni di club. Che gli hanno tributato saluti e rispetto, via social ma anche personalmente.

La Juve che cambia d'estate

Gli addii di Tevez, Pirlo, Vidal

Non è la prima volta che la Juventus decide di cambiare giocatori considerati altrimenti incedibili. Era capitato con l'addio a Carlitos Tevez che aveva scelto altre strade professionali malgrado  si fosse subito ambientato in bianconero segnando gol fondamentali. Così come per Andrea Pirlo, il Professore sbarcato in America dove sta concludendo la sua straordinaria carriera. O come per Arturo Vidal, ceduto al Bayern Monaco malgrado una crescita e un impatto fondamentali nella mediana bianconera.

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L'ultima rivoluzione nel dopo Pogba

Tutti importanti, nessuno indispensabile, con la Juventus sempre e solo al centro del progetto. Anche quando partì Paul Pogba corteggiato dai 100 milioni del Manchester United di Mourinho, l'estate scorsa. Sembrava che la Juventus dovesse implodere, pian piano sgonfiarsi e invece è approdata ad una nuova finale di Champions League e all'ennesimo scudetto, condito dal successo contemporaneo di Coppa Italia.

Chiellini, l'addio di Bonucci non inciderà sui risultati

Giorgio Chiellini ha vissuto tutti questi momenti, restando alla guida della difesa bianconera. Insieme a Buffon, a Barzagli e a Marchisio resta uno degli ultimi baluardi della ‘juventinità' che sta cambiando pelle, lentamente ma inesorabilmente verso le nuove generazioni: "Partito Leonardo? Siamo passati dall’addio di Andrea Pirlo e Arturo Vidal, e sembrava che in campo ci fosse una voragine, e poi dalla partenza di Paul Pogba. Ci vuole un pochino di tempo, perché sono arrivati i nuovi e dobbiamo capirci a vicenda" racconta a La Stampa

Una Juventus che cresce di anno in anno

La nuova Juve vista del centrale difensivo è ancora più forte: marcatori più incisivi in fase di non possesso, alternative sui lati di prima qualità, soluzioni offensive importanti e giocatori polivalenti in grado di adeguarsi ai nuovi dettami di Allegri: "La squadra sta crescendo stagione dopo stagione. E penso che quest’anno sia ancora più forte dell’anno scorso. Obiettivo? Essere favoriti non mi interessa: so che sarà ancora più dura per la Juve, ma so anche che vogliamo continuare a fare l’impossibile".

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