Chiellini e il futuro con l’Italia: “Non mi sento indispensabile”
Giorgio Chiellini da qualche mese è il capitano della nazionale, oltre a essere quello della Juventus. Il difensore livornese si è presentato in conferenza stampa con Mancini, in Polonia dove gli azzurri giocheranno un match fondamentale. Chiellini è stato istituzionale rispetto a Bonucci che aveva apertamente parlato di crisi del calcio italiano, ma a sorpresa ha detto di non sentirsi indispensabile, il suo futuro in nazionale non è così scontato come appare.
Il futuro di Chiellini con l’Italia
Alla maglia azzurra ci tiene come pochi il trentaquattrenne difensore che è uno dei calciatori con più presenze all-time con l’Italia, ne ha vissute tante e per questo ha mostrato tranquillità parlando della sfida di Chorzow: “Non è una finale, non è uno spareggio, è solo una spinta importante per l’Europeo, ma la strada è lunga”. Poi ha parlato di se stesso e ha detto di avere l’entusiasmo di un ragazzino, ma dice di non sentirsi uno degli indispensabili:
Lo step è lo stesso, vivo alla giornata e lo faccio con grande entusiasmo. Ci sono tanti ragazzi bravi, ci stiamo conoscendo giorno dopo giorno, sempre più. Poi non sarò mai un problema e non mi sento indispensabile. Sono importante come gli altri 26-27. Poi quel che sarà sarà, se per un mese, sei mesi o due anni si vedrà.
Chiellini non risponde a Bonucci
Dal ritiro di Coverciano nei giorni scorsi Leonardo Bonucci ha parlato di crisi del calcio italiano, l’amico e compagno di mille battaglie ha sviato quando gli è stato chiesto se fosse d’accordo con Bonucci, Chiellini non pensa né al passato né al futuro, ma solo all’attualità:
Non penso sia il momento per parlare di questo, come non sono abituato a esprimere giudizi su cosa sta succedendo nel calcio italiano. Contro l’Ucraina abbiamo giocato bene a calcio. C’è il rammarico di non aver fatto almeno due gol, era il minimo considerato quello che avevamo espresso.