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Chiellini: “Da bambino ero tifoso del Milan, poi sono diventato più intelligente”

Il capitano della Juventus è stato intervistato da dei piccoli tifosi bianconeri a cui ha detto qual è l’attaccante più forte che ha mai affrontato: “Ibrahimovic, perché Messi e Ronaldo sono due extraterrestri”, dei momenti più belli vissuti con la Juventus e del suo tifo per il Milan: “Da piccolo ero tifoso rossonero, poi sono migliorato”.
A cura di Alessio Morra
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Il difensore della Juventus Giorgio Chiellini è ai box perché infortunato, sta recuperando dal serio infortunio al legamento crociato subito lo scorso agosto. Oggi il livornese è stato intervistato dagli Junior Reporter, piccoli tifosi bianconeri, che gli hanno fatto tantissime domande. Innanzitutto al calciatore è stato chiesto qual è stato l'attaccante più forte che ha mai dovuto affrontare:

Avversario più difficile? Escludendo alieni come Messi e Ronaldo, dico Ibrahimovic. È sempre stata tosta giocarci contro, ha velocità fisico e molta tecnica.

I momenti più belli di Chiellini con la Juve

Chiellini ha ricordato i tanti sacrifici fatti quand'era giovane e con affetto ha voluto ricordare l'esordio con la Juventus e il primo degli otto scudetti vinti con questa maglia, quello del 2012, senz'altro il più inaspettato:

Per diventare calciatore ho dovuto fare molti sacrifici. A Livorno, mentre ero in ritiro, i miei amici uscivano in giro a divertirsi. Quello mi dispiaceva molto. Non mi piaceva studiare e andare a scuola, ma mia madre è stata importante a farmi continuare con gli studi. Ricordi del calcio? Non dimenticherò mai Juve-Messina 3-0, giorno del mio esordio in bianconero, anche se ho giocato solo una decina di minuti. E poi lo scudetto di Trieste, un’emozione fortissima che rimarrà per sempre dentro di me.

Chiellini da bambino tifava Milan

Il difensore juventino ha rivelato che quando era piccolo tifava per il Milan, poi si è ricreduto e oggi lui è uno dei simboli della Juventus, di sempre, e dice che è difficile trovare uno più juventino di lui:

Essere diventato capitano di questa squadra è un grande onore. Ho avuto la fortuna di allenarmi con gente come Del Piero e Buffon, a cui ho rubato un po’ di segreti e che mi hanno aiutato molto nella mia crescita. Quando ero bambino, però, ero tifoso milanista. Con il tempo poi sono diventato più intelligente, ma a quel tempo non potevo tifare la stessa squadra di mio fratello. Ma ora è difficile trovare uno più juventino di me. 

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