Chi si rivede, ‘Pepito’ Rossi: “Mertens, che stop. Il Napoli di Sarri? Mi ci vedo…”
L'ultima gara giocata da Giuseppe Rossi risale al 9 aprile scorso e fu maledetta come lo è stata finora la sua carriera costellata dagli infortuni. Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: quella diagnosi fu una sentenza, il Celta Vigo (la società della Liga spagnola che lo aveva preso in prestito dalla Fiorentina) lo ringraziò, lo salutò e gli augurò ‘in bocca al lupo' ancora prima che ultimasse la riabilitazione. Da giugno scorso Pepito è ufficialmente svincolato: a 30 anni ingrossa le fila dei calciatori senza contratto che puoi ingaggiare a costo zero e inserire in ottica di rosa.
Una specie di usato buono per tutte le stagioni. A patto che la macchina funzioni considerato che nella storia degli infortuni – anche abbastanza gravi – ha dovuto spesso fare ricorso al chirurgo per guarire. Gli è successo sempre alla Fiorentina: rottura del crociato nella stagione 2011/2012, rientrò solo nel 2013 dopo ben 557 giorni di stop; rottura del legamento collaterale mediale ad agosto 2014, resto fuori 237 giorni e tornò nel 2015 pagando dazio a un affaticamento muscolare. Il resto è storia nota.
Oggi, però, Rossi è pronto a tornare in campo. L'idea di appendere le scarpette al chiodo nemmeno lo sfiora, come ammesso nell'intervista a Sky Sport. "Il mio desiderio è di tornare in Italia, vedremo cosa succederà". Quando hai gravi infortuni serve molto forza mentale Anzi, potendo scegliere, si proporrebbe volentieri al Napoli perché affascinato dal calcio di Sarri che definisce "il migliore in Italia e in Europa" e "per caratteristiche mi ci vedrei bene". Ma sarebbe davvero dura trovare spazio in una formazione che "ha ottimi attaccanti", chiosa Pepito. A cominciare da Mertens che ha segnato un gol bellissimo contro il Genoa. "E' stato bravissimo a mettere giù il pallone", ha aggiunto l'ex Viola che ha avuto parole di elogio anche per Bernardeschi ("il gol con la Spal? Sono colpi che ha").
