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Chi segna più gol di testa in Serie A. Pavoletti ‘ariete’ con Icardi e il ‘Cholito’

La top 5 dei calciatori di Serie A capaci di andare in gol più volte di testa. Al primo posto c’è proprio l’attaccante del Cagliari Pavoletti. Sul podio seguono altri due grandi bomber del campionato, ma la grande sorpresa è Roberto Inglese.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Ultime 3 giornate per sperare ancora di riaprire la lotta scudetto, la corsa alla Champions e all’Europa League e anche per non retrocedere. Deve ancora emettere i suoi verdetti il campionato di Serie A e la sensazione è che li darà negli ultimi palpitanti 90 minuti. Ma già è chiaro il quadro di alcune statistiche riguardanti questo entusiasmante campionato italiano che mai come in questa stagione è stato in grado di regalare colpi di scena giornata dopo giornata.

E allora ecco che in questa speciale top 5, vogliamo cominciare a capire quali siano stati i migliori marcatori di testa della Serie A. A sorpresa, troverete pochi top player che ad oggi occupano le zone alte della classifica marcatori, con tanti attaccanti che invece fanno parte delle cosiddette ‘piccole’ del massimo torneo di calcio italiano. Andiamo dunque a vedere nell’ordine i 5 migliori arieti della stagione capaci di fare più gol di testa rispetto agli altri colleghi di reparto.

Pavoletti è il primo ariete della Serie A

Non sta andando bene il Cagliari e la sensazione è che la strada per arrivare alla salvezza sarà molto tortuosa, soprattutto con il calendario che si ritrova in vista di queste ultime giornate. L’addio di Borriello in estate è stato piuttosto inaspettato dopo l’incredibile stagione scorsa dell’ex attaccante del Milan in Sardegna. Il cambio in panchina, con l’esonero di Rastelli, non ha cambiato le cose, anzi, forse le ha anche peggiorate.

E in questo clima incerto ha trovato difficoltà anche uno come Leonardo Pavoletti, bomber dei sardi che avrebbe dovuto prendere le veci proprio di Borriello. I 10 gol in campionato (l’ultimo contro la Sampdoria domenica scorsa), confermano la solita fame dell’attaccante ex Genoa capace comunque di trovarsi primo in classifica per gol messi a segno di testa.

L'attuale top 5 dei migliori arieti della nostra Serie A (Transfermarkt)
L'attuale top 5 dei migliori arieti della nostra Serie A (Transfermarkt)

Per la precisione, ‘Pavoloso’ è riuscito ad insaccarne ben 8 di testa confermandosi uno degli arieti migliori del nostro campionato capace di distinguersi sempre in questa specialità.

Al secondo posto ecco Ciro Immobile

Non ci voleva il suo infortunio a Torino nella gara comunque vinta dalla sua Lazio sul terreno di gioco dei granata che vale tanto in chiave Champions. Il bomber napoletano, che ha realizzato ben 29 gol in campionato, potrebbe dunque chiudere anticipatamente la sua stagione andando ad un passo dalla cifra tonda di 30 reti e lasciando dunque la possibilità ad Icardi di prendersi la testa della classifica marcatori. Ma nonostante tutto, questa è stata la migliore stagione dell’ex attaccante di Siviglia e Borussia Dortmund capace di piazzarsi al secondo posto per numero di gol messi a segno di testa.

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Certo, in Serie A l’abbiamo visto segnare davvero in qualunque modo: di testa, di destro, sinistro, al volo, da fuori area e soprattutto in area di rigore, senza considerare i rigori. Insomma, un attaccante completo che con 5 gol di testa su 29 riesce comunque a prendersi la seconda posizione sul podio alle spalle di Pavoletti. La fine anticipata della stagione però, potrebbe essere un aspetto negativo per Simone Inzaghi in vista degli ultimi entusiasmanti 3 turni di campionato.

Dzeko sempre protagonista

Non sarà di certo ricordata come la stagione migliore di Edin Dzeko in Serie A, ma comunque il suo rendimento, soprattutto in Champions, è stato fondamentale per portare la Roma almeno a giocarsi questo doppio confronto in semifinale contro il Liverpool. L’attaccante bosniaco, 16 gol in campionato (doppietta contro il Chievo nell’ultimo turno), si trova al terzo posto in questa speciale classifica dei goleador di testa al pari dello stesso Immobile e di Roberto Inglese.

La sua capacità realizzativa di testa la conosciamo tutti, ma forse quest’anno, soprattutto nel primo periodo, ha avuto un po’ di difficoltà nel riuscirsi ad integrare al meglio all’interno degli automatismi tattici di Di Francesco. I suoi 5 gol di testa sono comunque la conferma certa di un rendimento stagionale che ha lasciato comunque la sua Roma soddisfatta dell’ennesimo campionato ad altissimo livello dell’ex City che ora sogna, come tutta la città di fede giallorossa, il sogno Kiev.

Il Chievo spera nei gol di Inglese

Non è stato importante ai fini del risultato e dell’andamento finale della gara, ma sicuramente il gol di Inglese contro la Roma (anche un rigore fallito dall’attaccante di proprietà del Napoli), è stato fondamentale per il morale dell’attaccante che dovrà dividersi in quattro, in queste ultime giornate, per portare, con i suoi gol, il Chievo a raggiungere una salvezza che ad oggi sembra essere davvero complicata.

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Per Inglese ben 5 gol di testa, proprio come Dzeko e Immobile e un rendimento che però sta risultando piuttosto altalenante soprattutto per via di una stagione più che travagliata da parte del reparto offensivo clivense che è uno dei meno prolifici della Serie A e che vede proprio nella sterilità realizzativa dei vari Meggiorini (0 gol), Pucciarelli e Pellissier, il suo più grande punto debole. Meglio concentrarsi su bomber Inglese che poi il prossimo anno però sarà a Napoli.

Simeone-Icardi per un ‘tango scudetto’

Le punte argentine hanno deciso lo scudetto. Già, perchè mettendo un attimo da parte Gonzalo Higuain che con il suo gol è stato capace di garantire alla Juventus il +4 sul Napoli dopo il tonfo al ‘Franchi’ degli azzurri, ad essere stati protagonisti sono stati anche Icardi e soprattutto Simeone.

Quest’ultimo, ad oggi fermo a 4 gol di testa proprio come ‘Maurito’ e il centrale della Lazio De Vrij, si può dire tranquillamente che abbia deciso lo scudetto. La sua incredibile tripletta che lo ha portato a raggiungere 13 gol in Serie A, è risultata finale nel 3-0 rifilato dalla Fiorentina alla squadra di Sarri.

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Una gara di personalità da parte dell’attaccante argentino che per costanza e determinazione non ha mollato la palla un attimo andando a ringhiare continuamente sulle caviglie degli avversari. Così come Icardi, che di testa aveva realizzato il gol del momentaneo 1-1 a ‘San Siro’ contro la Juventus, questa è stata la giornata dello scudetto deciso dai bomber argentini.

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