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Chi è Romelu Lukaku, il nuovo attaccante dell’Inter: “Mai sfidare un ragazzo affamato”

Classe 1993, di origini congolesi ma di nazionalità belga Romelu Lukaku è stato acquistato dall’Inter per 80 milioni di euro dal Manchester United. Oggi a 26 anni è tra i soli 3 giocatori che hanno segnato almeno 100 gol in Premier ed è il capocannoniere del Belgio: “Per me il calcio è una missione, che devo ancora completare”
A cura di Alessio Pediglieri
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Arriva da lontano Romelu Lukaku, il nuovo attaccante che l'Inter ha prelevato dal Manchester United e che debutterà per la prima volta nel nostro campionato a 26 anni. Classe 1993, di origini congolesi, belga di nascita, Romelu Menama Lukaku Bolingoli è un attaccante di qualità a livello internazionale, tra i migliori bomber della Premier League inglese, già il migliore nella storia della nazionale belga per realizzazioni. E' stato pagato 80 milioni di euro, una cifra altissima ma che potrebbe essere ripagata sul campo nel momento in cui il gigante di Anversa riuscirà a interpretare il nostro calcio, leggendone gli schemi difensivi e sapendo sfruttarne le debolezze.

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La fame di Lukaku e la missione da completare

Dopotutto, Lukaku ha sempre dimostrato di saper segnare ovunque sia andato a giocare. Lo ha gatto a 16 anni nella squadra della sua città quando sfidò il proprio allenatore che lo relegava in panchina mentre lui aveva voglia e bisogno di emergere per strappare la propria famiglia da fame e povertà: "Fammi giocare, ti segno 25 gol entro Natale". Già a novembre era a quota 24. Un uomo di sfide, di rivincite, di vittorie. Perché grazie ai calci al pallone e ai tanti gol è riuscito a riscattare se stesso e i propri cari, vivendo la carriera calcistica come "una missione, perchè non bisogna mai sfidare un ragazzo affamato".

Il miglior attaccante del Belgio

Ad oggi, a soli 26 anni, Romelu Lukaku è già il miglior attaccante nella storia della nazionale belga, dove esordì giovanissimo e con cui ha già realizzato 48 reti, conquistando un obiettivo preciso che si era prefissato ai tempi in cui mancavano i soldi in casa, non c'era da mangiare per lui e suo fratello e veniva tagliata la corrente per intere settimane: "Non voglio diventare un buon attaccante, voglio diventare il migliore attaccante del mio Paese".

Dall'Ancerlecht all'Anderlecht

Raggiunto quel traguardo, Lukaku non si è mai fermato: una macchina da gol che ha fatto diventare grande prima l'Anderlecht, sua prima squadra da professionista e da cui è tornato a respirare aria di casa nei giorni di litigio con lo United, poi il Chelsea, dove va e viene in prestito, esplodendo nel West Bromvich e confemandosi nell'Everton guadagnandosi così l'accesso al Manchester United. In tutto, 194 in 422 gare ufficiali, in cui ha segnato in qualsiasi competizione sia sceso in campo.

Le tre volte di Lukaku

Uno score pazzesco, che ha visto tre apici importanti: nel 2009/10 quando vince la Juppiter League belga con l'Anderlecht e va per la prima volta in doppia cifra (15 reti), nel 2012/13 quando segna 17 reti stagionali in Premier League con la maglia del West Bromwich e poi nel 2016/17 quando le reti diventano 25 in un solo anno con i colori dell'Everton.

Chiamate il 113

Lukaku è l'uomo del gol. In Premier League è tra i tre soli giocatori che hanno segnato più di 100 gol in Premier (113 reti) e il quinto più giovane a finire in tripla cifra; è il bomber assoluto dell'Everton con 68 gol in 4 stagioni; è il miglior realizzatore della nazionale belga. Ha una media gol di una rete ogni 2.17 partite vale a dire 1 centro ogni 200 minuti, una garanzia per l'attacco di qualsiasi squadra, dall'Anderlecht all'Inter.

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