Chi è Pedro Neto, il talento della Lazio Primavera già pronto per la A
Classe, talento e personalità. La Serie A si sta mobilitando tutta per cercare di piazzare colpi sul mercato che possano avere queste caratteristiche in modo tale da avere profili con una base già forte. Tanti sono i giovani che di personalità soprattutto ne hanno mostrata tanta. E nel nostro viaggio continuo tra i vivai del massimo campionato italiano, proprio uno di questi talenti ha attirato la nostra attenzione. Stiamo parlando di Pedro Neto, attaccante classe 2000 della Lazio di nazionalità portoghese.
Uno dei giovani acquistati con un investimento davvero importante per un club come quello di Lotito che ha sempre avuto un occhio attento per evitare di incorrere in spese folli. Può giocare sia ala destra che ala sinistra, cresciuto tra lo Sporting Braga e il Palmeiras, dopo una buona stagione, lo scorso anno, con la Primavera biancoceleste, oggi potrebbe essere un profilo perfetto per il prossimo anno da consegnare nelle mani di un genio dei talenti come Simone Inzaghi. Ecco dunque aneddoti e curiosità su Pedro Neto attraverso 5 punti.
Un diamante ancora grezzo
Arrivato in biancoceleste nell’ultimo giorno dello scorso mercato estivo insieme all’altro baby portoghese Bruno Jordao con la regia di Jorge Mendes, c’era tanta curiosità intorno a Pedro Neto considerato uno dei giovani più promettenti del panorama europeo, un diamante grezzo da raffinare a Formello. Simone Inzaghi in questa stagione lo ha convocato più volte in prima squadra, senza però mai utilizzarlo.
Il talento lusitano ha potuto esprimere le proprie doti in Primavera, anche se la crisi della squadra di Bonacina che ha portato ad una clamorosa retrocessione in Primavera 2, non ha di certo fatto sì che la sua qualità venisse esaltata: per lui solo 10 presenze con un gol e un assist con le giovanili dei capitolini nella seconda parte di questa sfortunatissima stagione.
La clausola “prima squadra” per il Dybala portoghese
L’ambientamento nel calcio italiano per Pedro Neto non è stato per nulla semplice (per questo è stato utilizzato in Primavera soltanto nel finale di stagione). Jorge Mendes lo ha dirottato a Formello, nonostante l’interesse di Barcellona e Arsenal, perché la Lazio gli garantiva un progetto tecnico di crescita. Nel contratto era previsto che si allenasse con la prima squadra e non con la Primavera: condizione fondante affinché il talento portoghese scegliesse i biancocelesti anziché il Barcellona B.
Solo quando ha capito che difficilmente avrebbe trovato spazio “tra i grandi”, ha deciso di “scendere” in Primavera pur di giocare. In allenamento comunque ha sfoderato spesso colpi di alta classe, con il connazionale Luis Nani che gli ha fatto spesso da chioccia. E questo ha fatto sì che il ds Igli Tare paragonasse il classe 2000 che può agire come trequartista o seconda punta addirittura a Paulo Dybala.
Tra i calciatori più preziosi del torneo Primavera
Rendimento a parte che, come detto, ha vissuto momenti difficili, sia a livello individuale che di squadra, col ragazzo alla prima esperienza fuori dal Portogallo e la compagine giovanile biancoceleste invischiata in un tunnel che l’ha condotta alla retrocessione, il giovane talento laziale non è stato in grado, al suo primo anno in Italia, di confermare quanto di buono si dice, e si è detto, sul suo conto.
Eppure, questa frenata nel suo rendimento non ha inficiato per nulla sul suo appeal sul mercato col ragazzo, fra i migliori prospetti di tutto il torneo Primavera, 12esimo classe 2000 più costoso del mondo, 54° prospetto lusitano più prezioso, a 18 anni compiuti, e proprietario di un cartellino da 3 milioni di euro.
Futuro in prestito o chance in prima squadra?
A 18 anni, il laziale sembra ad un bivio nella sua giovanissima carriera: maturare una nuova esperienza a titolo temporaneo, magari in B o in una squadra che deve salvarsi in Serie A, oppure giocarsi le sue chance in biancoceleste già a partire dal prossimo ritiro di luglio.
Sliding door, bivii, come dicevamo, che potrebbero determinare la sua parabola col ragazzo, in un caso o nell’altro, pronto a mettere in evidenza il suo talento e a trasformarsi da giovane incognita in assoluta certezza. Il mercato però, potrebbe dargli una mano: con Felipe Anderson sempre più lontano da Formello, il nativo di Vlana do Castelo, potrebbe dire la sua, eccome.
Quel rapporto speciale con gli altri portoghesi e valore di mercato in netta crescita
Ma oltre ad aver trovato una squadra che ha la ferma volontà di volerlo valorizzare, Pedro Neto da quando è approdato alla Lazio ha trovato una vera e propria famiglia. Un club che l’ha subito fatto sentire a casa anche grazie alla conoscenza di altri due portoghesi con cui ha stretto un legame molto forte nell’ultima stagione: Nani e Bruno Jordao, centrocampista classe 1998 che ha condiviso con lui l’ultima annata con la Primavera biancoceleste.
Sul suo profilo Instagram infatti ci sono tante foto con i tre insieme a condividere tanti momenti tra allenamento e vita di tutti i giorni. Oggi per Pedro Neto, il valore di mercato è di 3 milioni di euro, un punto di partenza importante per un ragazzo che a soli 18 anni è già una piccola stella della Lazio che ancora una volta c’ha visto lungo.