Chi è Giuseppe Panico, il talento di Ottaviano che sogna la Serie A col Cittadella
Questa sera la Serie A conoscerà la ventesima squadra che parteciperà alla prossima stagione 2019/2020. La finale di ritorno dei playoff di Serie B al Bentegodi di Verona tra Hellas e Cittadella, metterà di fronte due squadre dai diversi stati d’animo. Da un alto, la squadra di Aglietti, vogliosa di fare ritorno in quella Serie A persona soltanto lo scorso anno, dall’altro i ragazzi di Venturato che vorrebbero raggiungere un traguardo per una città veneta, in provincia di Padova che conta poco più di 20mila abitanti. E la strada sembra essere spianata per gli ospiti che in settimana, nel match d’andata, hanno sconfitto tra le mura amiche del Tombolato per 2-0 gli avversari.
Sarà quasi una sfida come Davide contro Golia. Ma questa volta per fare l’impresa ci vorrà molto di più di una doppietta di Diaw per il Cittadella. Anzi, Venturato è felice di aver recuperato calciatori squalificati all’andata, come Giuseppe Panico. L’attaccante 22enne, classe 1992, nato a Ottaviano, in provincia di Napoli, che somiglia tanto a Immobile. Scopriamo chi è questo talento che fungerà dalla jolly per questa finalissima.
Chi è davvero Panico
Giuseppe Panico è nato a Ottaviano, in provincia di Napoli, il 10 maggio del 1997. Ha da poco compiuto 22 anni e non poteva chiedere di meglio alla sua stagione. Panico ha dovuto lasciare la Campania prestissimo per motivi familiari trasferendosi a Latina. Qui, si iscrive ad appena nove anni alla Polisportiva Sezze Latina nella quale viene accolto subito con grande entusiasmo.
E non passò molto tempo prima che il Genoa si accorgesse di lui convocandolo a fare un provino a Cogoleto. Con la maglia del Grifone disputò due tornei: Biella e a Cairo Montenotte. Due rassegne per mostrare le sue caratteristiche, le qualità e la voglia di emergere e di farsi largo nel calcio che conta. Il Genoa non ebbe più dubbi, soprattutto dopo che Giuseppe riuscì anche a fare gol al Manchester City aiutando il Genoa a trionfare nel torneo.
Il cammino con la maglia del Grifone
Il Genoa lo tesserò subito e Panico ricambiò la fiducia del club mettendo a frutto tutti gli insegnamenti dei suoi maestri passati, mostrando quelle qualità che avevano colpito il club ligure: grinta, determinazione, senso del gol, coordinazione, agilità e dribbling. Aggregato ai Giovanissimi Nazionali realizzò 24 gol in 27 presenze.
Numeri importanti che convincono il Genoa a inserirlo come sotto età nella rosa degli Allievi Nazionali che riescono a qualificarsi per la final eight. Panico terminò quella stagione realizzando dieci reti, considerando anche le quattro messe a segno negli Allievi Nazionali Lega Pro. Poi il salto in Primavera con 19 reti e 4 assist in 44 gare fino agli scampoli di gioco in Serie A nel maggio del 2015 col Sassuolo e nell’agosto successivo col Palermo.
In prestito in giro tra Cesena e Teramo
Il Genoa aveva subito capito che dietro a questo ragazzo c’era un grosso potenziale. E allora ecco che, per via della rosa ampia e di una continuità di partite non garantire in Serie A, il club ligure decise di mandarlo a farsi le ossa al Cesena, in Serie B, nel luglio del 2016. Una tappa importante per Panico che in Romagna restò per due anni e mezzo senza però lasciare il segno. Veniva da un infortunio nel 2014 che aveva fatto pensare al peggio: ricostruzione del comparto esterno del ginocchio.
Insomma, soltanto 1 gol in 27 gare che poi portarono, a partire dalla stagione 2017/2018, alla scelta di cambiare aria e di andare al Teramo in Serie C nel gennaio 2018. Qui riuscì a mettersi in mostra realizzando, in 6 mesi, 8 presenze ma senza andare mai in gol. E allora ecco che l’estate scorsa, il Cittadella ha pensato a lui per rinforzare il suo attacco. Con Kouame al Grifone, a fare il percorso inverso è stato proprio Panico, al club veneto a titolo definitivo.
Importante il cammino di Panico in Nazionale
Oltre al tortuoso cammino con i club, alla disperata ricerca di una continuità realizzativa, Giuseppe Panico ha confermato di essere un predestinato soprattutto con la maglia della Nazionale. Con la selezione italiana, l’ormai noto sosia di Ciro Immobile, ha messo a segno, in totale, 16 gol, divisi tra Under 17-18-19-20.
Specie in quest’ultima, è stato protagonista nel 2017 al Mondiale di categoria, realizzando 2 reti contro Giappone e Francia. Un vero e proprio fulmine sotto porto, con un senso del gol e un tempismo da fare invidia agli altri colleghi di reparto.
La sua stagione al Cittadella e quel sogno chiamato Serie A
La grande occasione di vivere una stagione da protagonista in Serie B, è arrivata proprio quando il Cittadella ha creduto in lui vedendo negli occhi di questo ragazzo una voglia di riscatto fortissima. E lo ha dimostrato soprattutto nel momento cruciale della stagione. In totale, ha messo a segno 3 gol (contro Carpi, Venezia e Ascoli) ma anche 4 assist di cui 2 con la Salernitana, 1 contro il Foggia e l’ultimo nella gara finale della stagione contro il Palermo. Ma la rete più importante Panico l’ha messa a segno nei playoff.
Suo infatti, è stato uno dei tre gol messi a segno dal Cittadella contro il Benevento al Vigorito, che ha consentito ai veneti di approdare alla finale contro il Verona. Decisivo anche con un assist. Dopo la squalifica nella gara d’andata, potrebbe essere il jolly in più di Venturato nella gara del Bentegodi che vale la Serie A.