Chi è Gabriele Corbo, il difensore classe 2000 che ha stregato Mihajlovic al Bologna
Il Bologna ce l’ha fatta. Dopo un’annata trascorsa, per metà con Filippo Inzaghi come allenatore prima dell’esonero, con la certezza che forse la retrocessione potesse essere la punizione giusta per una società che in estate aveva investito poco e male. Ma un po’ la piazza e poi la protesta dei tifosi a inizio 2019, hanno convinto Saputo che Bologna meritava di restare in A e che bisognava intervenire sul mercato. Soriano, Sansone, Edera, Lyanco, non tantissimi, ma sicuramente elementi perfetti da inserire nello scacchiere tattico di Mihajlovic.
Da quando è arrivato, il tecnico serbo ha portato praticamente i rossoblù alla salvezza lasciandosi alle spalle anche squadre come Genoa, Udinese e soprattutto Parma, che a inizio stagione sembravano già salve senza problemi. L’identità di squadra, passa anche dal coraggio di mandare in campo giovani promesse, come Gabriel Corbo. Difensore classe 2000, lanciato in campo per la prima volta in carriera in Serie A, proprio contro il Parma. Viene definito il ‘nuovo Rugani’ e in Emilia, dopo l’esperienza che l’ha fatto crescere allo Spezia, può davvero compiere un salto di qualità importante.
Ma chi è davvero Gabriele Corbo?
Una carriera già abbastanza lunga e un percorso che ben presto, grazie alla sua costanza e alla personalità che dimostra in campo e fuori, saranno sicuramente importanti per il prosieguo del sogno di indossare un giorno la maglia della Nazionale italiana. Già, perchè nonostante la giovanissima età Gabriele Corbo ha già militato in diversi club che ne hanno potuto subito apprezzare le qualità.
Tutto è cominciato dal quartiere Vomero di Napoli, dove è nato e cresciuto (anche calcisticamente avendo militato per 7 anni nella scuola calcio partenopea Damiano Promotion), a La Spezia, dove è arrivato nel 2014, passando prima dagli Esordienti dell’Inter, dai Giovanissimi Regionali del Benevento, da vari provini con Inter e Juventus, e dalla Calcio Azzurri di Torre Annunziata. Un viaggio itinerante che non ha lasciato indifferenti neanche i vari top club in giro per l’Europa, come ad esempio il Bayern Monaco che è sembrato a un passo dal suo acquisto.
Le sirene tedesche suonano ma è l’Italia ad avere la meglio
In Germania erano infatti certi di poter mettere a segno un grande affare, assicurandosi un calciatore dal sicuro rendimento e già pronto, dal punto di vista mentale, anche a essere gettato in campo nonostante fosse solo un 2000. I bavaresi si sono spinti oltre offrendogli ad inizio marzo del 2018 un periodo di prova di 7 giorni presso l’FC Bayern Campus, una delle strutture più avanzate al mondo per la formazione e crescita di giovani calciatori.
Ma poi, quasi in maniera inaspettata, nonostante timidi sondaggi anche di Juventus, Arsenal e Valencia, è arrivata la firma sul primo contratto da professionista con scadenza giugno 2022 con lo Spezia, il club ligure si è subito detto però impossibilitato a dire di no ad offerte importanti dal punto di vista economico (l’offerta dei tedeschi era superare il milione e mezzo di euro).
Anche se, alla fine, sarà decisiva come sempre la volontà del calciatore. Volontà che è prevalsa a questo punto, poiché dell’offerta dei bavaresi non si sono avuto riscontri e così Corbo è stato libero di accettare offerte dall’Italia, come quella del Bologna che l’ha prelevato la scorsa estate.
Bologna, la sua nuova casa
In Emilia è dunque arrivato per poco più di un milione di euro. Il club del presidente Saputo si è infatti aggiudicato le prestazioni del giovane centrale, aggregato sin dalla scorsa estate alla Primavera di Troise, grande protagonista con uno straordinario triplete in questa stagione conquistato dalla giovane squadra rossoblù.
Numeri, prestazioni e personalità da vendere che hanno convinto subito la dirigenza a vedere in questo ragazzo, il cui valore di mercato attuale è di 500mila euro, un profilo perfetto su cui puntare per l’immediato futuro. Ha trascorso una stagione intera a farsi ammirare con Troisi in panchina. Ciò che ha maggiormente colpito di lui è stata la lungimiranza nel restare aggrappato al treno di squadre italiane che lo volevano acquistare, senza farsi lusingare dal blasone di club europei.
Certo, sarebbe potuto sbocciare prima all’estero, ma è voluto rimanere qui, forte anche dei consigli di chi gestisce i suoi interessi e la perseveranza nel conseguire questo cammino, l’ha poi ripagato alla grande.
Stessa eleganza di Rugani e un cammino spedito in maglia azzurra
Qualcuno ha paragonato il suo modo di giocare a quello di Daniele Rugani, difensore della Juventus che da qualche anno è in procinto di esplodere definitivamente ma che ancora non sta dimostrando (anche perchè ha giocato poco) quello che tutti si aspettavano. Ma l’eleganza del difensore ex Empoli ricorda molto quella di Corbo, simile al biondo della Juventus.
In campo è il leader indiscusso della retroguardia che detta i tempi d’uscita e guida i compagni unendo senso della posizione e fisico ad un piede educato che gli permette di fungere da regista arretrato impostando la manovra da dietro privilegiando i passaggi corti e rapidi ma senza disprezzare anche quasi sempre precisi lanci lunghi.
In Nazionale, dopo aver visto “solo da vicino” l’Under 15 di Rocca e l’Under 16 di Zoratto, il possente difensore approda nell’Under 17 allenata in quel periodo da mister Bigica, attuale trainer della Fiorentina Primavera, per partecipare non solo ad amichevoli, ma anche al Torneo “Elite Round” del Campionato Europeo Under 17, tenutosi in Olanda tra il 14 ed il 19 marzo 2017. Mancini sta già pensando a lui seguendo il modello Zaniolo.
L’esordio in Serie A grazie a Mihajlovic
Il 13 maggio 2019 sarà una data che difficilmente Corbo dimenticherà. Già, perchè nel 4-1 rifilato dal Bologna al Parma e che è valso una fetta importante di salvezza, Mihajlovic ha voluto premiare anche Gabriele. L’ha lanciato in campo facendolo esordire in Serie A. Un premio per lui che con la squadra Primavera di Troisi ha vinto tanto fungendo da protagonista indiscusso del triplete conquistato dai giovani rossoblù, ma anche un forte segnale per il futuro.
Mihajlovic infatti dovrebbe essere confermato sulla panchina del Bologna per la prossima stagione e, dato che già negli anni c’ha abituato a vedere lanciati in campo calciatori giovanissimi come ad esempio Donnarumma e Rodrigo Ely al Milan e Edera al Torino (come anche l’esplosione di Orsolini proprio con lui è significativa), potrebbe chiaramente decidere di puntare su Corbo per puntellare la difesa del prossimo anno. Il giusto premio per una carriera che per Gabriele, da oggi, sembra essere ancora più radiosa.