Chi è Federico Bernardeschi, il nuovo ‘dieci’ della Juve in 5 punti
Federico Bernardeschi è ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. In attesa delle classiche visite mediche di rito, ma l'affare è stato concluso con la Fiorentina alla quale andranno 40 milioni di euro. Un prezzo da top player come l'esterno offensivo della Nazionale sa di essere, così come sa che per superare l'ultima asticella serve una squadra come la Juventus, leader in Italia e al massimo in Europa. L'ultimo gradino di un ragazzo che ha saputo salire la china con costanza e sacrificio, riuscendo a superare con il talento e l'umiltà le difficoltà di chi arriva da una famiglia umile, di operai e che vicino a casa è riuscito ad iniziare un sogno che lo sta portando lontanissimo.
Bernardeschi e la 10 sulle orme di Roberto Baggio
Molti hanno visto in Federico Bernardeschi elementi che lo avvicinano ad un altro mito viola e bianconero, Roberto Baggio. Anche il Divin Codino ha fatto il viaggio da Firenze a Torino trovando la propria strada umana e calcistica. Anche Roberto Baggio lasciò un vuoto a Firenze, l'ira dei propri tifosi e un popolo bianconero pronto ad abbracciarlo. Ma le similitudini con Bernardeschi sono – al momento – qui. Tecnicamente, Federico è diverso da Baggio, la caratura è totalmente differente ma in bianconero potrebbe avere quella maglia numero ‘dieci' indossata da ‘codino'.
Scelta la Juventus per iniziare a vincere
Bernardeschi è capace di giocare in ogni ruolo in attacco, sia come seconda punta, come trequartista o come esterno offensivo. Grazie alla Fiorentina e agli insegnamenti di Ventura in Nazionale, è cresciuto tatticamente, dimostrando qualità che lo hanno spinto alla Juventus. Che ha voluto fortemente, venendo multato dalla sua ex società gigliata. Che alla fine però ha dovuto cedere. In bianconero, Bernardeschi troverà un suo concittadino ben più illustre: Gigi Buffon, altro elemento che gli permetterà di crescere ancora.
Un talento "duro come il marmo"
Una strada in ascesa ma che è stata percorsa senza scossoni. Da una famiglia operaia, con il papà che lavora in segheria e una vita nella piccola Carrara, Bernardeschi è cresciuto "duro come il marmo", superando piccoli infortuni giovanili, costruendosi la propria personalità dalle Suore, ascoltando rock e facendosi tatuaggi che ispirano anche la sua fede cristiana.
La fede cristiana, tra tatuaggi e le suore
Bernardeschi è un classico talento naturale del nostro calcio che però non è accompagnato dalla classica follia che accomuna i bravi e dannati come suoi illustri colleghi (Balotelli in primis). L'educazione impartita da piccolo ha avuto i suoi effetti ancor oggi che sodli e popolarità ne costellano le giornate. Cresciuto dalle suore, Bernardeschi porta sul corpo i segni della sua fede: il volto di Cristo tatuato sia sul costato che sul braccio.
Bernardeschi e il mito di Shevchenko
Un profilo basso, senza colpi di testa o altro che non fosse giocare a calcio, ispirandosi ad un grande del passato: Andrij Shevchenko. Lui è infatti il vero e unico punto di riferimento calcistico. Non la Juventus, dunque, non la Fiorentina e nemmeno qualcuno della Nazionale azzurra. E' l'ex stella milanista ad aver attirato su di sè l'amore del giovane Federico che si è ispirato sempre al bomber ukraino per crescere tecnicamente e tatticamente.