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Chi è Alfredo Donnarumma, il bomber del Brescia: la Serie A, sogno coronato a 28 anni

Dai suoi inizi al Catania e poi al Gubbio passando per le promozioni con Teramo, Empoli e Brescia, fino alle sue caratteristiche tecniche, ai suoi pregi sul campo e al il suo attuale valore di mercato, ecco chi è Alfredo Donnarumma, la punta di Torre Annunziata (provincia di Napoli) che fa felice Corini in attesa di scoprire le carte in tandem con Balotelli.
A cura di Salvatore Parente
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Fra i diversi Donnarumma in Serie A, peraltro geograficamente originari della Campania, e poi partiti verso diversi lidi, c’è l’ottimo Alfredo. Attaccante del Brescia di Corini e che, a 28 anni suonati, ha appena fatto il suo debutto nella massima serie. Un debutto eccellente con, a referto, nelle prime tre giornate contro Cagliari, Milan e Bologna altrettante reti. Come per dire: meglio tardi che mai. Sulle orme di Hubner (lui pure con un tardivo esordio nel calcio che conta) ma anche del primatista di gol con le ‘Rondinelle' Caracciolo di cui è stato il sostituto la scorsa estate dopo l’addio dell’Airone. E così, dai suoi inizi al Catania e poi al Gubbio passando per le sue caratteristiche tecniche e per il suo attuale valore di mercato, ecco chi è la punta di Torre Annunziata.

la scheda sofascore.com di Donnarumma
la scheda sofascore.com di Donnarumma

Una carriera in salita: tanta gavetta per Alfredo. Teramo, Empoli e poi Brescia

Alfredo nasce a Torre Annunziata, terra fertile per i bomber, vedi Ciro Immobile, il 30 novembre del 1990 e fin da piccolo, nelle stradine della città, comincia a giocare a calcio e ad affinare la sua tecnica. Il suo estro. E già all’età di 14 anni, inizia il suo lungo peregrinare, che dura 15 anni, prima del debutto in A. Nel 2004 si sposta nelle fila delle giovanili del Catania, dove resta fino ai 20 anni. Poi, emigra al Gubbio in prestito dove, anche grazie alle sue 5 reti, arriva la seconda storica promozione degli umbri in B. Poi, l’avventura al Lanciano (chiusa con zero reti in 10 gare), e il passaggio al Como dove nell’annata 2011/12, in Lega Pro, mette a segno 14 reti in 30 sfide totali. Ma dopo il Cittadella (3 gol in 20 sfide in B), è a Teramo che si cominciano a intravedere quelle doti realizzative che lo condurranno più tardi in Serie A. In tandem con Lapadula, e sotto la gestione del tecnico Vivarini, difatti, il classe ‘90 tocca per la prima volta quota 20 gol chiudendo la stagione con la promozione e 22 firme totali.

Che attraggono le attenzioni di Salerno e della Salernitana, specie dopo la risoluzione del contratto con i diavoli biancorossi a cui, nel frattempo, viene annullata la gioia della Cadetteria per illecito sportivo. Due anni all’Arechi portano in dote all’attaccante oplontino due salvezze e 20 reti in 71 gare. Ma al secondo anno, il calo di rendimento è evidente: solo 7 realizzazioni rispetto alle 13 della stagione precedente. Ma all’Empoli, che cerca di risalire in A, serve un attaccante e il tecnico Vivarini, suo primo sponsor, lo porta con sé in Toscana. Il sodalizio si interromperà presto con l’esonero del tecnico abruzzese. Niente paura però, all’Empoli arriva Andreazzoli che ne esalta le doti con Donnarumma, in tandem con Caputo, bravo a condurre i toscani in A con ben 23 reti, 50 in due. Ma ad Empoli non credono in lui e fanno altre scelte: La Gumina per 9 milioni e via proprio uno degli uomini copertina della promozione. A Brescia, nelle sliding doors del calcio, va via l’icona Caracciolo e il presidente Cellino, un tipo scaramantico e che crede nel destino, come quello di Donnarumma che ha già a referto tre promozioni (Gubbio, Teramo e Empoli) lo acquista per 1.7 milioni di euro.

le tappe della carriera di Donnarumma (sofascore.com)
le tappe della carriera di Donnarumma (sofascore.com)

Il resto, annesse le 25 perle della scorsa annata e le prime tre reti in altrettante gare nella tanto agognata, sognata Serie A, è storia recente. Sulle orme di Hubner, dell’Airone Caracciolo ma anche del suo ex compagno Caputo che, proprio nel 2018/19 con l’Empoli trovando per la prima volta la massima serie, è stato capace di impattare alla grande con la nuova realtà con 16 marcature complessive.

Caratteristiche tecniche: attaccante moderno, completo

Donnarumma è un attaccante completo che, con i suoi 180 cm di statura, può fare sia la seconda (60 presenze e 31 reti in questa posizione) che la prima punta (179 partite e 71 reti in questa posizione). Non a caso, nel suo percorso personale, è stato spalla di ottimi centravanti come Lapadula o il predetto Caputo. Motivo per cui il Brescia ha puntato tutto su Balotelli e sulla sicura convivenza fra i due, con Torregrossa sullo sfondo. Attaccante completo, moderno dicevamo capace di difendere bene la palla, di agire con intelligenza fra le linee nemiche e dialogare coi compagni. Destro naturale, buona tecnica, ottimo fisico ed un senso del gol sviluppato nei polverosi campi di provincia che viene utile pure nei più prestigiosi stadi della massima competizione nazionale.

la valutazione di Donnarumma secondo il Cies, l'osservatorio del calcio europeo
la valutazione di Donnarumma secondo il Cies, l'osservatorio del calcio europeo

Valore di mercato: 4 milioni di euro

Le sue caratteristiche, al momento, non vengono premiate dai rilevatori dei valori di mercato. C’è da scommettere, infatti, che l’attaccante di Torre Annunziata, al termine del suo primo campionato fra i grandi, subirà un forte rialzo nelle azioni del suo titolo. Che ora, stando al portale Transfermarkt.it, vale appena 4 milioni di euro. Niente male però per uno pagato solo 1.7 milioni, per uno abituato a sgomitare, per anni, fra il secondo e il terzo livello del calcio italiano. Farà le fortune del Brescia, anche in termini di eventuali plusvalenze, e dei tanti fantallenatori che hanno scommesso su di lui.

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