Chelsea, Sarri punta il City: “Guardiola? E’ figlio del calcio di Sacchi, come me”
E' un weekend ad alta tensione in Inghilterra per la Premier League: c'è la super sfida Manchester City-Chelsea, in programma domenica, che vedrà di fronte due delle protagoniste di questa stagione. In panchina, due tra i migliori allenatori degli ultimi anni, Pep Guardiola e Maurizio Sarri, uniti anche da un legame di rispetto ed amicizia. Ovviamente gli sfavori del pronostico sono tutti per l'ex Napoli che dovrà provare a vincere in trasferta e rimontare alcune posizioni perse in classifica fino ad oggi.

Cos'hanno in comune Pep Guardiola e Maurizio Sarri? Apparentemente nulla, sembrano due allenatori diametralmente opposti, l'uno ai confini dell'altro. Il primo ha vinto tutto, lanciato nel firmamento del calcio che conta dalla straordinaria epopea con il Barcellona, che lo ha proiettato in campo internazionale affrontando poi le avventure estere in Bundesliga e in Premier. Il secondo ha trovato la sua dimensione in età matura dopo una vita passata in provincia, con il Napoli e oggi, con il suo primo anno in Inghilterra al Chelsea.
L'amicizia con Pep Guardiola
Eppure, Guardiola e Sarri sono più vicini di quanto non si possa credere e a rivelarlo è lo stesso allenatore dei Blues nella conferenza della vigilia: "Io e Pep siamo figli di Arrigo Sacchi. Tutto è cominciato con lui. E poi lui guida la migliore squadra d’Europa, è un grande allenatore e quando ci ritroviamo a cena d’estate è sempre un piacere ascoltarlo".
Perfetta parità
Amici per 90 minuti avversari, non per la prima volta.I due club si sono affrontati due volte nella stagione in corso: lo scorso agosto vinse 2-0 il City nella Supercoppa d’Inghilterra, mentre in campionato finì 2-0 per il Chelsea. Una parità assoluta che potrebbe cambiare con la prossima partita: "Sarà durissima perché il City è la migliore squadra d’Europa e pratica lo stesso calcio da tre stagioni, da questo punto di vista è avvantaggiato"
Hazard e Higuain
Sarri dovrà poi gestire anche due situazioni all'interno dello spogliatoio che saranno l'ago della bilancia da qui a giugno, Hazard e Higuain: "Potremmo anche fare come all’andata, con il falso nove ma per me Higuain è il giocatore ideale, perfetto per la mia visione di gioco. Hazard? Hli parlo ogni giorno ma di cose di campo: gli auguro di essere felice"