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Chelsea, nessun accordo con Antonio Conte: si va in tribunale per decidere la buonuscita

Dopo l’esonero della scorsa estate, il tecnico pugliese e il Chelsea finiranno in tribunale per risolvere la questione buonuscita: Roman Abramovich & co. sono convinti che Conte si sia reso protagonista di alcune violazioni del contratto e vuole evitare di aggiungere altri soldi agli 82 milioni di euro già spesi per questo motivo da quando il russo è patron del club londinese.
A cura di Vito Lamorte
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Ora che Zinedine Zidane è ufficialmente tornato al Real Madrid e molte panchine importanti sono occupate a lungo termine, ecco che torna nuovamente il toto-squadra che potrà accogliere Antonio Conte alla fine di questa stagione. Massimiliano Allegri dovesse lasciare la Juventus e si è parlato di un possibile ritorno sulla panchina dei bianconeri dell'ex commissario tecnico della Nazionale Italiana. Nel frattempo la battaglia legale per la buonuscita tra il Chelsea e il tecnico pugliese, il cui contratto coi Blues scade a fine stagione, sta andando avanti e secondo quanto riporta il tabloid inglese Times arriverà fino in tribunale.

Dopo l'esonero della scorsa estate, arrivato in seguito alla vittoria di una Premier League e di una FA Cup, l'accordo tra le parti per la buonuscita di Conte non è ancora stato raggiunto: adesso toccherà all'Arbitrato degli Allenatori della Premier League esprimersi sulla vicenda, che poi potrebbe passare all'Alta Corte. I legali di Antonio Conte sostengono che il club londinese debba versargli interamente l'ultimo anno di contratto, che si basava su un triennale da 10 milioni l'anno stoppato dopo due stagioni, mentre il Chelsea è convinto che il comportamento dell'allenatore italiano durante la stagione 2017/18 non sia stato adeguato al suo ruolo e non ha nessuna intenzione di corrispondergli questa somma.

Roman Abramovich & co. sono convinti che dall'sms a Diego Costa, con cui gli comunicava di averlo messo fuori squadra, ai comportamenti nei confronti della società Conte si sia reso protagonista di alcune violazioni del contratto. Il presidente del Chelsea da quando ha acquisito il club nel 2003 ha già speso la bellezza di 82 milioni di euro soltanto di buonuscite di allenatori e non ha intenzione di cedere in questa battaglia.Un vero e proprio muro contro muro che continuerà, probabilmente, fino alla sentenza dell'Alta Corte.

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