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Chelsea, Mourinho deferito dalla FA

Il tecnico portoghese dopo il match con il Southampton aveva detto: “L’arbitro deve vergognarsi. C’è in atto una campagna contro il Chelsea”
A cura di Alessio Morra
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José Mourinho è stato deferito dalla Football Association. Perché il tecnico del Chelsea dopo il match con il Southampton, dello scorso 28 dicembre, si era scagliato nei confronti dell’arbitro Anthony Taylor, che secondo il portoghese non aveva decretato un rigore netto ai ‘Blues’: “Gli arbitri sono messi sotto pressione per prendere decisioni contro la mia squadra.”. Mourinho, che ha tempo fino alle 18 di martedì 13 gennaio per difendersi – come sottolinea il comunicato emesso sul sito ufficiale della FA – rischia realmente la squalifica. Perché già lo scorso aprile dopo il match perso in casa con il Sunderland Mou fu deferito e quindi è probabile che arrivi almeno un turno di squalifica.

Southampton-Chelsea – Nel match con il Southampton sul punteggio di 1-1, l’arbitro Taylor ammonì per simulazione Fabregas, che invece era stato steso in area da un difensore dei ‘Saints’. Mourinho senza mezze misure alla fine della partita se la prese con il direttore di gara:“Oggi abbiamo perso due punti, ma non per colpa nostra. Non ci hanno dato un rigore su Fabregas clamoroso. Negli altri paesi in cui ho lavorato, questo sarebbe stato definito uno scandalo in piena regalo. Quello su Fabregas era un rigore ‘grosso come una casa’. E addirittura gli ho visto dare un giallo per simulazione, è una cosa mai vista. L’arbitro ha sbagliato, non c’è alcuna discussione da fare in merito.”

Campagna contro il Chelsea – E per non farsi mancare nulla il tecnico del Chelsea dopo quel match se l’è presa anche contro gli allenatori e i giocatori delle squadre avversarie che cercano di condizionare gli arbitri della Premier: “L’arbitro deve vergognarsi. C’è una chiara campagna messa in atto contro il Chelsea, non so orchestrata da chi e perché. Ma tutti, dagli allenatori ai giocatori, provano ad influenzare sistematicamente gli arbitri per mettergli pressione e fargli prendere decisioni contro la mia squadra. Questa cosa va avanti da tempo, non posso credere che sia solo una coincidenza.”

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