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Chelsea, Mourinho: “Bojan è l’unico giocatore che mi ha quasi ucciso”

Nella sfida contro lo Stoke Mou ritroverà l’attaccante che gli fece prendere un grande spavento in occasione di Barcellona-Inter.
A cura di Marco Beltrami
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Josè Mourinho non ha dimenticato la semifinale di ritorno di Champions League in casa del Barcellona, nell'anno del triplete nerazzurro. Il tecnico portoghese allora sulla panchina dell'Inter, sudò freddo quando Bojan Krkic al 92′ segnò il gol del 2 a 0 dei catalani che avrebbe permesso loro di accedere alla finale. La rete dell'ex Roma e Milan però non venne convalidata per un precedente tocco di mano di Yaya Touré scatenando così l'esultanza dello Special One al Camp Nou. A distanza di diverse stagioni Mourinho tornato sulla panchina del Chelsea ritroverà da avversario Krkic che si sta mettendo bene in mostra con lo Stoke City: "Bojan? È stato l'unico giocatore che mi ha quasi ucciso facendomi venire un infarto. Nei minuti finali di quella sfida Bojan segnò un gol favoloso ma era fuorigioco. E ho guardato dall'altra parte il guardalinee che diceva ‘fuorigioco' ma era l'unico…A parte gli scherzi stiamo parlando di un giocatore molto pericoloso che si è adattato bene alla Premier League cosa che non è mai facile per un attaccante".

Il duello Chelsea-Manchester City

Nella classica conferenza stampa della vigilia, l'allenatore portoghese ha parlato anche dello splendido duello con il Manchester City per la conquista della Premier League: "Abbiamo iniziato la stagione con lo stesso numero di punti, per cui se domani dovessero raggiungerci non sarà un problema. La strada è ancora lunga. Il possibile aggancio in classifica? Ogni partita vale tre punti e sono tutte importanti. Non abbiamo ancora giocato nemmeno il 50% del campionato e tutte le squadre con un distacco inferiore ai 10 punti sono ancora in corsa per il titolo".

Hazard verso il rinnovo

In casa Chelsea è d'attualità il rinnovo di Eden Hazard, dato per imminente dai tabloid inglesi. Il tecnico ha elogiato il fantasista belga con il quale i dissidi del passato sono un lontano ricordo: "Firmerà, non sono mai stato preoccupato a riguardo, soprattutto da quando ho incontrato suo padre. È tutto molto chiaro sulle loro intenzioni e sulla loro voglia di rimanere al Chelsea. Penso che Eden possa diventare uno dei grandi di questo club ma prima deve vincere dei titoli perché solo le vittorie ti permettono di entrare nella storia. Non conosco calciatori che sono considerati delle leggende nei club che non abbiano vinto dei titoli".

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