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Chelsea-Liverpool: Klopp annulla Conte allo Stamford Bridge

Il Liverpool conferma una media gol in costante crescita con Klopp. Lezione dei Reds nel primo tempo. Chelsea troppo vulnerabile tra le linee. Matic si attende tardi.
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A lezione da Klopp. Soprattutto nel primo tempo, il Chelsea è ridotto all'impotenza. Il Liverpool espone i problemi dei Blues fra le linee e si esalta con 10 tiri e 143 passaggi contro 110 negli ultimi trenta metri. Matura a centrocampo la prima sconfitta inglese di Conte.

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Le formazioni – Klopp conferma il 4-3-3 con Jordan Henderson davanti alla difesa, supportato sugli esterni da Lallana e Wijnaldum, il tipo di centrocampisti bravi a inserirsi fra le linee che sarebbero serviti a Conte. Niente "falso centravanti", però, con Sturridge al centro dell'attacco a mettere pressione a David Luiz per il suo debutto stagionale. Il Chelsea, che ha concesso meno tiri di tutti in Premier League nonostante 18,8 tackle e 9 palloni intercettati a partita (non proprio i dati migliori del campionato), è abituato a dominare il possesso palla, con il 58,4% di media. Con il solo Kanté chiamato a inserirsi negli spazi per indole naturale, Conte chiede a Hazard e William di partire molto larghi e sfruttare così il triangolo che si crea con Ivanovic e Azpilicueta. Klopp, però, tende alla difesa proattiva, al pressing alto mantenendo però un assetto compatto e una efficace copertura degli spazi. L'idea è chiara, la presenza costante, la pressione genera errori nella prima fase della costruzione. E i sei tiri a zero per i Reds nei primi 20 minuti confermano l'efficacia della strategia.

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Il vantaggio – L'errore decisivo, che sblocca la partita, arriva però da calcio piazzato. Su una verticalizzazione a sinistra, un cross sul secondo palo, la copertura a zona del Chelsea salta, l'ampiezza manca completamente e Lovren si ritrova del tutto libero sul secondo palo. E sono comunque tre i giocatori del Liverpool senza un marcatore diretto a difesa schierata. Il primo errore è di Cahill che praticamente segue Mané, poi Azpilicueta stringe troppo vicino a Luiz e sul cambio di gioco ci sono almeno quattro giocatori del Chelsea che non seguono il pallone e non marcano nessuno.

Il Chelsea lascia tre uomini liberi sul secondo palo: il Liverpool passa
Il Chelsea lascia tre uomini liberi sul secondo palo: il Liverpool passa

Kante e Matic vulnerabili – Kante tende a scambiarsi con Matic, quando uno sale l'altro si abbassa a proteggere la difesa anche se nessuno dei due ha le caratteristiche tipiche del regista basso o del centromediano. Le coperture preventive del Liverpool, però, la difesa aggressiva che costituisce il marchio di fabbrica di Klopp, permette al quartetto arretrato di chiudere le linee di passaggio e non subire l'esuberanza fisica dell'ex Leicester negli ultimi trenta metri.

Il raddoppio – Così il vero assente del primo tempo rimane Diego Costa, che tocca appena 16 palloni. Al contrario, il Liverpool conferma la tendenza ormai evidente dall'arrivo di Klopp, alla 58ma partita sulla panchina dei Reds. Con lui il Liverpool segna di più, è passato da 1.21 gol a partita nelle ultime 56 gare sotto la gestione Rogers agli 1.73 con il tedesco. E soprattutto, col passar del tempo l'efficacia offensiva cresce. Insieme ai meccanismi di intesa sulla trequarti. Vedere per credere il taglio dalla sinistra verso il centro di Coutinho che si porta dietro il marcatore e permette a Henderson (75 palloni toccati, il più coinvolto nella manovra) di vedere lo specchio della porta. Né Kanté né Matic seguono a dovere l'azione e la corsa di Coutinho spacca una squadra preoccupata in questa azione di mantenere le due linee schiacciate. Il risultato è la perla che vale il 2-0.

Il movimento di Coutinho favorisce la conclusione di Henderson: 2-0 Liverpool
Il movimento di Coutinho favorisce la conclusione di Henderson: 2-0 Liverpool

Coutinho jolly – Il brasiliano sarà anche meno efficace nei tackle di Lallana, ma nei movimenti fra le linee diventa letale per una difesa come quella del Chelsea che non pressa troppo alta e non viene abbastanza protetta dai due centrocampisti centrali.

Il Liverpool nella trequarti offensiva nel primo tempo
Il Liverpool nella trequarti offensiva nel primo tempo

Il primo tempo – E' proprio questo l'aspetto che fa la differenza nel primo tempo. Il Chelsea, infatti (rappresentato in maniera certo poco intuitiva dai pallini arancio nel grafico che segue) riesce a tenere gli avversari lontani dall'area. Ma la libertà di cui godono Coutinho e Mané crea un vantaggio competitivo che i Blues non bilanciano attraverso una adeguata presenza negli ultimi sedici metri.

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I Reds si abbassano – Nel secondo tempo, lo schema tattico del match inevitabilmente cambia un po'. E' il Chelsea che deve fare la partita, ma la difesa attiva dei Reds (28 tackle ma solo 7 palloni intercettati nei primi 60 minuti) tiene il Chelsea lontano dalle zone calde del campo. Oscar non si accende e Klopp aggiunge un po' di peso in attacco, per sfruttare eventuali ribaltamenti veloci: fuori Sturridge, che va direttamente nel sottopassaggio per gli spogliatoi, dentro Origi, che parteciperà all'azione offensiva mutuando i movimenti di Sturridge contro il Leicester, abbassandosi di frequente fra le linee per far saltare la copertura fra le linee, senza far mancare la presenza in area (vedi il colpo di testa da due passi all'80').

Difesa passiva – Il Liverpool, però, è una squadra votata più al contro-pressing che al contenimento difensivo. In fase di non possesso, i Reds tendono a circondare il portatore di palla così da recuperare presto il pallone e iniziare l'azione d'attacco. Certo, quando il primo pressing non funziona, il rischio di trovarsi sbilanciati, di veder saltare le coperture preventive sale.

Costa accorcia – E gli effetti si vedono. Un break sulla sinistra spacca la difesa e favorisce l'inserimento di Matic, il primo di quelli che Conte gli chiede, che accompagna all'interno. Va verso il fondo in area, mentre Henderson si disinteressa completamente in marcatura. Il taglio dentro-taglio fuori di Costa sul primo palo fa il resto (quinto gol in cinque presenze con una media di 3.5 tiri a partita). E' il primo pallone che Matic controlla in area nel secondo tempo.

I palloni toccati da Matic nel secondo tempo fino al gol di Diego Costa
I palloni toccati da Matic nel secondo tempo fino al gol di Diego Costa

Possesso sterile – Il serbo riceve però 14 volte da Azpilicueta, la terza combinazione di passaggi più ricercata dal Chelsea di Conte, che non può certo essere soddisfatto dalla più frequente, lo scambio fra i due centrali difensivi Cahill e David Luiz (31 passaggi): se i due centrali toccano gli stessi palloni di Kante e una decina più di Matic, un problema c'è.

Meglio i Reds – Più propositivo il Liverpool che fa rendere meglio il 48% di possesso palla. Il passaggio più cercato dai Reds, infatti, è l'appoggio di Milner per Coutinho: tutta un'altra storia. E' proprio del brasiliano la miglior conclusione della ripresa dei Reds, un diagonale respinto dalla difesa, al termine di un'azione iniziata ancora da un break sulla fascia e proseguita con un cambio di gioco al piede favorito dalla posizione imprecisa di Matic nella gestione della transizione in fase di non possesso.

Nel finale Klopp rinforza il centrocampo, Lucas per Coutinho, Conte non può che giocarsi la carta Pedro, oltre a Fabregas per Matic. Nelle prime due giornate, il Chelsea aveva ribaltato il match proprio avvicinando una seconda punta che dialogasse con Costa negli ultimi venti metri. Ma a parte una punizione sulla barriera il Chelsea non crea.

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