Chelsea, il sognatore Sarri: “Io amo vincere col bel gioco, non col contropiede come Conte”
Non sarebbe stata facile e Maurizio Sarri lo sapeva. Uomo pragmatico e allenatore intelligente ha sfruttato l'effetto sorpresa per prendere vantaggio subito sugli avversari. Ma quando la Premier ha capito che quel Chelsea che scendeva in campo vincendo non era più quello di Conte ed è riuscita a prenderne le misure tutto è cambiato. Creando più di un grattacapo all'ex tecnico del Napoli.
Oggi i Blues sono aggrappati al gruppo di testa con le unghie e con i denti, sul fil di lana della zona Champions e sfruttando ancora la falsa partenza del Manchester United. Ma per Sarri il difficile sembra ancora arrivare perché in classifica chi è avanti adesso ha il vantaggio di conoscersi meglio, mentre a Londra targata Blues c'è ancora molta strada da fare per l'intesa perfetta.
Sarri il sognatore. Nel mezzo c'è la realtà che vede il Chelsea in calo, leggero ma costante e che ha visto il club operare in modo deciso sul mercato. Alla vigilia del match di Premier League contro l'Huddersfield che dovrà far dimenticare subito il poker subito con il Bournemouth, Maurizio Sarri ha ammesso di vivere più difficoltà del previsto. Eppure c'è anche la piena volontà di "cambiare la mentalità": "Ci vuole tempo, l'idea di partenza era giocare, e vincere, con un altro modulo, ripartendo in contropiede. Io sono un sognatore e voglio che i miei giocatori giochino secondo la mia visione, con il possesso palla e il controllo della partita. Sempre".
Parola d'ordine: pazienza. L'obiettivo principale, dunque, è quello di far dimenticare Antonio Conte e i suoi successi. Dopotutto una sterzata è necessaria con 5 sconfitte nelle ultime 12 gare: "Condivido la delusione dei nostri tifosi, ma in questo momento devono avere pazienza: nella prima stagione il Liverpool di Klopp ha chiuso all'ottavo posto, oggi è una delle migliori d'Europa".
Il lavoro tattico. I risultati arriveranno, dice Sarri. La strada è quella giusta e anche le operazioni di mercato sono state rivolte alla crescita del gruppo: "Chi è in vetta alla classifica ha un tecnico da diversi anni. Con il mio staff stiamo lavorando su diversi aspetti tattici e per imparare determinate cose c'è bisogno di tempo