Che Milan a Dubai: Inzaghi rifila un poker al Real Madrid di Ancelotti
Sarà stata anche un'amichevole organizzata più per il marketing, che per l'effettivo bisogno di scaldare i motori in vista dell'inizio dell'anno nuovo, ma a Dubai c'è stato davvero da divertirsi. Al di là del rotondo risultato (4 a 2 per i rossoneri), Pippo Inzaghi torna dagli Emirati con una convinzione: il suo Milan c'è. Dopo la bella prova di Roma, che aveva mandato in archivio una prima parte di stagione tutto sommato positiva, la squadra rossonera si è ripetuta davanti ai campioni d'Europa e del Mondo di Carlo Ancelotti. Sceso in campo con 8/11 della formazione vista all'Olimpico (mancavano Armero, Poli e Honda), il Diavolo ha messo in mostra una condizione fisica eccellente ed una buona organizzazione di gioco. Il Real Madrid, farcito di riserve, ma pur sempre con Cristiano Ronaldo e i vari Isco, Khedira, Jesé ed Hernandez regolarmente in campo, sono andati sotto di due gol nella prima mezz'ora (Menez al 24esimo ed El Shaarawy 6 minuti più tardi), prima di trovare il gol di Cr7, bravo a trafiggere Diego Lopez in una delle sue classiche ripartenze. Nella prima parte di gara, complici i troppi spazi lasciati "tra le linee", le due squadre hanno avuto parecchie occasioni da gol, specialmente il Milan che, in più occasioni, ha sfiorato il 3 a 1.
Dentro i rinforzi – Sorpreso dall'undici dell'amico Inzaghi, Carlo Ancelotti ha subito gettato nella mischia il talento di James Rodriguez, Benzema e Bale (per Ronaldo), per cercare di raddrizzare la partita. Mossa disperata perché il suo Real incassava subito il terzo gol, grazie al secondo sigillo di un El Shaarawy tirato a lucido. La ripresa ha visto un Real Madrid giocare con più cattiveria e costringere il Diavolo nella propria trequarti. Dominio territoriale che, però, non ha prodotto grandi occasioni e che, nel finale, ha anche lasciato troppo spazio, in contropiede, ai giocatori milanisti. Ancelotti torna a casa con una sconfitta inaspettata ed interrompe così la sua striscia positiva, proprio davanti all'amico (e ormai collega) Filippo Inzaghi. Domenica prossima, a Valencia, per le "merengues" sarà vietato sbagliare. Con Barcellona e Atletico Madrid alle spalle, Cristiano Ronaldo e compagni dovranno evitare battute a vuoto come quella di questa sera.
Tridente da urlo – Inzaghi torna invece da Dubai con ottime indicazioni. In difesa si è rivisto un Mexes sicuro e attento e, nel secondo tempo, un buon ritorno anche di Alex. Bene Montolivo in mezzo al campo. Il capitano ha dimostrato di essere in evidente crescita e di poter garantire, ormai, quasi tutti i novanta minuti. Ma è dalla zona offensiva che il tecnico rossonero incassa le notizie più incoraggianti. I 45 minuti giocati da Menez, sono stati una delizia. Il francese, oltre al gol, ha tirato fuori dal cilindro giocate e strappi in velocità che hanno entusiasmato i 42mila del "Sevens Stadium di Dubai". Ai lati di "FenoMenez", grande partita di Bonaventura (ormai insostituibile) e di El Shaarawy autore di due bei gol e di alcune giocate classiche del suo repertorio. Alla splendida partita dei tre, va aggiunta anche la quarta perla di Giampaolo Pazzini: anch'egli tornato al gol dopo diverso tempo. I rossoneri, che rientreranno a Milano nelle prossime ore, saranno attesi dalla preparazioni in vista della ripresa del campionato (il 6 contro il Sassuolo) e dal nuovo arrivato Alessio Cerci.